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Harry Potter miglior libro per ragazzi mai scritto

Harry Potter miglior libro per ragazzi mai scritto

LONDRA – Harry Potter è il migliore. Almeno così la pensano – secondo un sondaggio della casa editrice britannica Kumon – gli adulti e i ragazzi inglesi. Il primo romanza della saga della scrittrice scozzese Jaoanna K.Rowling, “Harry Potter e la pietra filosofale”, sarebbe il miglior romanzo per ragazzi di tutti i tempi.

Chissà che ne pensano Collodi e il suo Pinocchio, Hans Christian Andersen e la sua sirenetta, Rudyard Kipling e il suo ragazino allevato nella giungla. Tutti in soffitta, anche se è solo un sondaggio realizzato su un campione di mille adulti e mille bambini. Grandi e piccoli di Sua Maestà ai grandi classici ormai preferiscono i maghetti e le atmosfere neogotiche della Rowling.

Anche gli altri romanzi di Harry Potter (“Il calice di fuoco”, “La camera dei segreti” e “Il prigioniero di Azkaban”) vanno forte. Tutti ai primi posti della top-ten dei libri per ragazzi di ogni tempo. Tra i dieci migliori libri segnalati dal campione di lettori inglesi ci sono anche le storie di “Winnie the Pooh”, create da A.A. Milne, i racconti di C.S. Lewis, e autori come Enid Blyton (scrittrice e insegnante inglese che ha venduto milioni di copie con titoli come “La cima dei contrabbanideri e il castello sulla scogliera”), e Roald Dahl, l’inventore di personaggi come la Strega Suprema o la Direttrice Spezzindue, vendutissimo dalla Gran Bretagna alla Cina.

Ma il primato indiscusso, dicono grandi e piccoli inglesi, va alle storie del tenero ma determinato maghetto Harry, che hanno venduto finora circa 100 milioni di copie nel mondo, con traduzioni in 42 lingue. Un incoraggiamento in più per l’autrice Rowling, che proprio la scorsa settimana ha annunciato di voler terminare la quinta puntata della saga (“Harry Potter e l’Ordine della Fenice”) entro il prossimo Natale.

(24 settembre 2002) http://credit-n.ru/offers-zaim/joymoney-srochnye-online-zaymi.html http://credit-n.ru/offers-zaim/greenmoney-online-zaymi-za-20-minut.html

Nozze segrete per J.K Rowling

Nozze segrete per J.K Rowling

La cerimonia, con appena 15 invitati, si è svolta il 26 dicembre nella villa scozzese della coppia

LONDRA – I personaggi, com’è noto, somigliano ai loro autori. Come poteva, dunque, il mistero che circonda la saga di Harry Potter non essere anche quello della vita della sua autrice, J.K Rowling? La 35enne scrittrice scozzese, seconda per notorietà in Gran Bretagna alla sola regina Elisabetta, ha infatti riempito di mistero anche l’ultima sua storia, quella delle sue nozze con Neil Murray, medico di trent’anni con cui era fidanzata da tempo. I due si sono detti sì in gran segreto il 26 dicembre scorso, giorno di santo Stefano, con una cerimonia privata tenuta nella villa che la coppia prossiede nel Perthshire, in Scozia. Una quindicina gli invitati presenti, tutti obbligati a mantenere il silenzio sulle nozze. Che, infatti, sono rimaste avvolte nel mistero per quattro giorni: ma alla fine, la stampa britannica ha avuto la meglio sulla privacy di J.K. Rowling e la notizia è rimbalzata da un capo all’altro del mondo. La scrittrice, che è al suo secondo matrimonio (dal primo, col giornalista portoghese Jorge Arantes, ha avuto una figlia, Jessica, che oggi ha otto anni e che pare sia stata damigella alle nozze) è ampiamente riuscita nel suo obiettivo: tenere la prevedibile folla di giornalisti, paparazzi, curiosi ed eccitati ragazzini lontana dall’altare. Che se avessero avuto qualche “soffiata” certo non si sarebbero fatti scappare la ghiotta occasione mediatica. Ma, come dire, maghi non lo si è per caso. La signora Rowling si è conquistata il titolo grazie alla sua magica creatura diventando la donna più famosa della Gran Bretagna (regina a parte); la più pagata, visto che nel 2000 ha incassato dalle avventure del giovane apprendista stregone la bellezza di circa 45,4 milioni di sterline (circa 140 miliardi di lire). Ma la famosa scrittrice, che ha venduto oltre 100 milioni di libri in tutto il mondo e vanta un patrimonio personale stimato in almeno 220 milioni di sterline, ha preferito un matrimonio in sordina. Alla cerimonia c’erano solo i parenti più stretti e gli amici più intimi, 15 persone in tutto. Tutto si sarebbe svolto nell’arco di poche ore nella residenza che la coppia prossiede ad Aberfeldy, nella contea del Perthshire in Scozia, un’antica villa con alti comignoli e piccoli abbaini che sembra appena uscita dalla rivelazione cinematografica dell’anno, ‘Harry Potter e la pietra filosofale’. I maligni, del resto, dicono perfino che il neo-marito, cinque anni più giovane di lei, somiglia in modo impressionante allo stesso Potter con i suoi occhiali tondeggianti e la frangetta sulla fronte. In ogni caso, anche il giovane medico è alle sue seconde nozze visto che ha divorziato nella primavera del ’99 dopo tre anni di matrimonio. Secondo il tabloid ‘News of the World’ la Rowling ha pensato tutto fin nei minimi dettagli per tenere segreta la notizia delle nozze: avrebbe addirittura affidato l’organizzazione del pranzo a una società a circa 150 chilometri da Aberfeldy per non insospettire gli abitanti del luogo. La portavoce della scrittrice si è rifiutata di fornire dettagli, ma sembra che l’autrice indossasse un abito color crema e che alla cerimonia, durata solo 20 minuti, sia seguito un pranzo a base di specialità scozzesi. (30 dicembre 2001) http://credit-n.ru/kreditnye-karty.html http://credit-n.ru

Primo film di Harry Potter in Italia

Primo film di Harry Potter in Italia

di CLAUDIA MORGOGLIONE   
ROMA – Gli effetti speciali lasciano il segno, certo: nella gara sportiva a cavallo delle scope, nella trasformazione di un gatto in una professoressa, nelle scale di un palazzo che fanno i dispetti a cambiano direzione. La scenografia non passa inosservata, ovvio: il treno a vapore che parte dal binario “nove e tre quarti” di King’s Cross, la sala mensa della scuola di Hogwart, la biblioteca che nasconde tanti segreti. Ma la vera magia di Harry Potter, nel passaggio dal libro al grande schermo, è tutta nello sguardo del protagonista, Daniel Radcliffe: occhi chiari, vivissimi, valorizzati più che nascosti dalle lenti tonde, sempre pronti ad aprirsi allo stupore. Finora, qui in Italia, avevamo guardato le sue peripezie cinematografiche solo nelle brevi sequenze del trailer; e invece da ieri sera il film di Chris Columbus – tratto dai libri per ragazzi di J.K. Rowling – è ufficialmente sbarcato nel nostro Paese, con la proiezione in anteprima riservata ai giornalisti.

Al termine, per “Harry Potter e la pietra filosofale” – questo il titolo completo del film – più consensi che perplessità, nella sala da 600 posti stracolma di spettatori. E i più soddisfatti erano i molti bambini presenti, al seguito di mamme o papà cronisti. Una seconda verifica del gradimento del pubblico si avrà lunedì 3, sempre a Roma, dove al cinema Embassy – in un’ambientazione da fiaba, che ricostruisce la stazione di King’s Cross – è in programma l’anteprima vip. Evento che ha scatenato una furiosa caccia al biglietto, coi centralini della casa distributrice, la Warner Bros, intasati dalle richieste. Ci saranno il presidente della Camera Pierferdinando Casini, il sindaco di Roma Walter Veltroni, registi come Marco Risi e Lina Wertmuller, attori come Sergio Castellitto e molti altri. Due giorni dopo, il 5, si replica a Milano: in platea, fra i tanti, Giorgio Armani, Aldo Giovanni e Giacomo, Teo Teocoli.

E alla fine di questo tour de force promozionale – la campagna di lancio mondiale è costata oltre 80 miliardi – il film invaderà le sale, a partire da venerdì 7, con una distribuzione in almeno 250 cinema. La speranza è quella di bissare lo strepitoso successo americano: le pellicola negli Usa ha polverizzato ogni record, incassando 188 milioni di dollari (circa 380 miliardi di lire) nei primi 10 giorni.

Vedremo. Nell’attesa, ecco qualcosa di più sulle 2 ore e 31 minuti del film (troppe, secondo alcuni critici). La vicenda è nota: figlio di maghi buoni uccisi da “colui che non deve essere nominato”, Harry Potter a 11 anni arriva nella scuola di magia di Hogwart. Qui fa amicizia con i coetanei Ron (Rupert Grint) ed Hermione (Emma Watson), è protetto dal preside Silente (Richard Harris) e dalla professoressa McGranitt (Maggie Smith), ma dovrà anche vedersela con alcuni alcuni ambigui insegnanti (Alan Rickman e Ian Hart), affrontando una dura prova. Alla fine vincerà, ma nel finale si dice che il Male non è sconfitto, aprendo la strada al sequel: le riprese del secondo film sono iniziate pochi giorni fa.

Forte dell’espressività dei tre giovani protagonisti affiancati da tanti veterani inglesi, pieno di effetti speciali quasi mai gratuiti, “Harry Potter e la pietra filosofale” è certamente fedele alle atmosfere del libro: mantiene insomma quel gusto un po’ retrò, da magia di altri tempi. Garantito, sul grande schermo, anche dall’ambientazione suggestiva e dalle scenografie. Certo, si tratta di un un film decisamente per ragazzi: anche se, a giudicare dalle reazioni di molti genitori, all’anteprima di ieri, il piccolo mago – su carta come al cinema – può conquistare perfino gli adulti.

(30 novembre 2001)
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Harry Potter ha trovato un volto sarebbe Gabriel Thomson

 Harry Potter ha trovato un volto. Sembra che la ricerca per uno dei ruoli cinematografici più discussi e acclamati degli ultimi anni sia finalmente terminata: il ragazzo-stregone è stato trovato. Secondo le indiscrezioni del sito di appassionati del grande schermo “Ain’t it cool news”, riprese oggi da molti giornali americani e inglesi, l’attore tredicenne Gabriel Thomson sarebbe stato selezionato tra centinaia di giovani promesse per interpretare l’occhialuto stregone nella versione cinematografica del best seller di Joanne K.Rowling. Ma l’annuncio ufficiale verrà dato solo lunedì prossimo.

“Sono molto fiducioso che l’informazione sia corretta – ha detto Harry Knowles, responsabile del sito che ha lanciato la notizia – anche se non posso esserne sicuro al 100 per cento. Il nome è stato fornito da una fonte confidenziale della Warner Bros che già in passato mi ha dato informazioni accurate”. E l’indiscrezione sarebbe avvalorata dal fatto che la stessa autrice volesse fin dall’inizio un bambino inglese per interpretare Harry. Stephen Spielberg, infatti, secondo alcuni pettegolezzi, avrebbe abbandonato il progetto del film dopo i molti scontri avuti con la Rowling che non gli permetteva di ingaggiare un giovane attore americano per la parte.

Gabriel Thomson, nato a Londra ed esperto di videogiochi, ha al suo attivo una parte in un adattamento della “Bbc” del romanzo di Charles Dickens “Grandi speranze” assieme a Charlotte Rampling. Poi è stato Pinocchio nel film tv inglese “The new adventures of Pinocchio” e in quello per il cinema di prossima uscita “Enemy at the gate” con Jude Law. Dovrebbe iniziare a recitare, diretto da da Chris Columbus (già regista di “Mamma ho perso l’aereo”, “Mrs.Doubtfire” e “L’uomo bicentenario”), tra settembre ottobre quando inizieranno le riprese del film. L’uscita negli Stati Uniti è prevista per l’estate 2001 e la Warner Bros si è già assicurata i diritti degli altri tre libri scritti dall’autrice scozzese Joanne K.Rowling.

(19 agosto 2000) http://credit-n.ru/offers-zaim/lime-zaim-zaymi-online.html http://credit-n.ru/zaymi-na-kartu-blog-single.html

Ero quasi senza soldi poi è arrivato Harry Potter

Ero quasi senza soldi poi è arrivato Harry PotterLe storie del magico ragazzino scritte in un caffé
di Edimburgo con accanto il passeggino della figlia

  

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 E’ la regina dei libri per bambini. In soli tre anni con le storie di Harry Potter ha conquistato il cuore dei piccoli e le copertine dei giornali di tutto il mondo. Pochi giorni fa c’è stato il lancio del suo quarto libro Harry Potter and the Goblet of Fire e sulle sue storie a Hollywood c’è un film in lavorazione. Joanne Kathleen Rowling, la scrittrice scozzese per 98 settimane nella classifica dei best seller del “New York Times” intervistata per il “Venerdì” di Repubblica che domani sarà in edicola, confessa: “Depressione e povertà sono state le molle del mio successo”.

I libri su Harry Potter hanno venduto, oggi, oltre 30 milioni di copie e sono stati tradotti in 31 lingue, ma lei, nel 1993, era soltanto una madre separata e senza soldi con alle spalle un matrimonio fallito. Scriveva le sue magiche storie in un caffè di Edimburgo, mentre Jessica, la figlia, dormiva nel passeggino. Ma l’essere stata disperata e a corto di denaro sono stati per lei fattori determinanti.

Riesce a credere a quello che le è accaduto? Si sveglia mai pensando che non può essere vero? “Quasi Ogni mattina. A questo successo proprio non potevo crederci. Ora poi ho più soldi di quanto avrei mai sognato. Ho convissuto per molto tempo con la preoccupazione per il denaro come se fosse una persona che abitava con me e ora ho smesso di preoccuparmi”.

J.K. Rowling è nata a Chipping Sodbury nel luglio del 1965. Il padre era apprendista motorista alla Rolls-Royce, dove lavorava su motori d’aereo; la madre era in parte francese e in parte scozzese. Joanne e la famiglia vissero a Yate, nei dintorni di Bristol, e poi a Winterbourne, ed è proprio lì che si trovò ad abitare a quattro porte di distanza dai Potter.

Joanne ha preso dei frammenti del proprio passato e li ha trasferiti su Harry e sui suoi amici, Hermione e Ron. Così trascorre molto tempo nel mondo di Harry, e anche quello è reale per lei. Ogni personaggio ha un albero genealogico, una psiche, persino esigenze alimentari. È lei che comanda, è quindi conosce il loro futuro, ma non lascia trapelare molto.

È lei che ha avuto l’idea di un Harry Potter a puntate, sapendo fin dal principio che ci sarebbero stati sette libri (uno per ogni anno da lui passato in collegio), e che ha scritto anni fa il capitolo finale del settimo libro. Lo ha tenuto in giro per casa per un mucchio di tempo prima di rendersi conto che avrebbe dovuto essere messo al sicuro. Dove, in una banca? “No, un posto più sicuro”.

Oggi la sua vita quotidiana, come lei la definisce, non ha niente di affascinante. Accompagna Jessica a scuola e passa la mattinata a casa a occuparsi delle “800 cose che capitano”. Soprattutto riceve un numero impressionante di lettere dai bambini e risponde a tutti quanti. Poi, nel pomeriggio, va in un caffè a scrivere – “Lavorare a casa è opprimente”, spiega – e la sera torna a occuparsi della bimba e degli animali. Il futuro? “Il problema è se la gente continuerà a interessarsi a me quando avrò finito di scrivere – dice – Fino a quando il settimo libro non sarà terminato, la mia attenzione deve andare tutta a Harry Potter[bb].

(20 luglio 2000)
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