Articoli su Londra

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Cosa vedere a Londra (150 luoghi) Impara l'inglese: archivio di oltre 200 mila testi di canzoni 


IL FESTIVAL ENZIMI ALLA CONQUISTA DI LONDRA

IL FESTIVAL ENZIMI ALLA CONQUISTA DI LONDRA
Londra, 31 gen. – (Adnkronos/Adnkronos Cultura) – Enzimi, il festival romano di musica pop, cinema, arte e spettacoli che ha gia’ tagliato il traguardo della X edizione, parlera’ inglese per un intero giorno: la data prescelta per il battesimo della storica rassegna italiana nella capitale inglese e’ il 9 febbraio, quando sara’ presentato il dvd ”I corti di Enzimi”. Il lavoro, dopo il debutto capitolino alla Casa del Cinema di Roma, e la successiva partecipazione al Milano Film Festival e all’Effettonotte meets Turin di Torino, si prepara alla prima internazionale presso l’Istituto Italiano di Cultura di Londra. L’appuntamento prendera’ il via alle ore 18.30: il dvd con i corti di Enzimi presenta una selezione di cortometraggi selezionati, in base ai criteri della qualita’ e dell’innovazione, tra gli oltre duecento titoli proposti da registi professionisti al di sotto dei 35 anni. La serata proseguira’ con il live set di X-Coast, formazione emergente della scena romana e nazionale, all’esplorazione di territori di confine tra stili e generi diversi, dal funk al dub, dal jazz fino alla drum’ n’ bass. http://credit-n.ru/kreditnye-karty-blog-single.html http://credit-n.ru/about.html

CURBISHLEY IN POLE PER SOSTITUIRE ERIKSSON

CURBISHLEY IN POLE PER SOSTITUIRE ERIKSSON
Londra, 29 gen. – (Adnkronos) – Alan Curbishley sostituira’ Sven Goran Eriksson sulla panchina dell’Inghilterra, almeno secondo il ‘Sunday Mirror’. Il giornale, nella sua edizione domenicale, scrive che il manager del Charlton diventera’ ct della nazionale quando Eriksson lascera’ l’incarico dopo i Mondiali di Germania 2006. Curbishley dovrebbe accontentarsi di un ingaggio annuo di 2 milioni di sterline. Molto meno rispetto a quanto percepisce ancora Eriksson.

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BLAIR-BROWN, ALTERNANZA ENTRO DUE ANNI

BLAIR-BROWN, ALTERNANZA ENTRO DUE ANNI  
 
Londra, 29 gen. (Adnkronos) – ”Nuovo accordo” fra Tony Blair e Gordon Brown. ”Entro due anno”, il cancelliere dello scaccchiere, eterno numero due del Labour, malgrado precedenti promesse del Premier, assumera’ la leadership del partito. A renderlo noto in una intervista alla BBC e’ stato l’esponente laburista David Blunkett che lo scorso novembre era stato costretto a dimettersi dal governo, per la seconda volta in poco piu’ di un anno. 
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Londra: all'asta quadri di Hitler

Londra: all’asta quadri di Hitler
Li ha realizzati tra il 1916 e il 1918
Singolare asta a Londra. Nella capitale britannica, infatti, a marzo verranno venduti ventun acquarelli e schizzi realizzati da Adolf Hitler. Secondo quanto riferito dal Sunday Telegraph, le opere erano rimaste chiuse in una valigia in Belgio per 60 anni. Realizzati tra il 1916 e il 1918, i disegni potrebbero fruttare fino a 146mila euro. Hitler li ha dipinti quando era sotto le armi col grado di caporale.

Stando alle indiscrezioni fornite dal giornale, uno degli acquarelli raffigurerebbe una chiesa e un altro, in toni pastello, dei baraccamenti. Nei disegni all’asta non si noterebbe alcun clima di guerra o di ostilità e le opere presenterebbero le caratteristiche già note del modo di dipingere di Hitler. Ad aumentare il valore dei quadri e la loro reale autentitcità, sempre secondo il Sunday Telegraph, nel lotto in vendita ci sarebbero anche alcune tele con firma riconoscibile. “Hitler non era un grande artista e l’interesse delle opere è dato più dall’uomo che dalla pittura”, ha commentato il responsabile della vendita. http://credit-n.ru/offers-zaim/ezaem-zaim-online-za-15-minut.html http://credit-n.ru/zaymi-nalichnymi-blog-single.html

Siete italiani? Via dallo stadio delChelsea

Siete italiani? Via dallo stadio delChelsea
di LUCIO LUCA
(Tratto dal quotidiano la Repubblica)

QUEL viaggio a Londra lo avevano preparato nei minimi particolari. Le interminabili ricerche su Internet del biglietto low cost più conveniente, la prenotazione dell’albergo non troppo lontano dallo stadio, i giorni di ferie concordati con un gruppo di amici ben contenti di trascorrere un weekend di sport, shopping e cultura in una delle città più belle d’Europa.

Cristoforo Di Lorenzo, impiegato del Comune di San Cipirello, ha una grande passione: il pallone. Da giovane ha giocato nella squadra di San Giuseppe Jato, poi ha contagiato la “febbre” per il calcio ai figli Giuseppe, 21 anni, e Salvatore, di 17. Fanno tutti un tifo sfegatato per il Palermo, la Juventus e, da qualche tempo, anche per i londinesi del Chelsea. Da quando sono abbonati a Sky non si perdono le partite di Crespo e compagni, affascinati dalla tipica grinta del calcio britannico e da quegli stadi che, visti in tv, sembrano dei salotti.

E così, alla prima occasione buona, la famiglia Di Lorenzo ha deciso di regalarsi un indimenticabile fine settimana a Londra per visitare la città e, soprattutto, assistere dal vivo a un match dei “Blues” nel tempio dello Stanford Bridge Stadium. “Consigliati dall’Ufficio turistico di Victoria Street, venerdì 20 gennaio abbiamo acquistato tre biglietti (51, 52, 53 west upper, row 14, a 60 sterline ciascuno) presso un Access Tickets – racconta l’impiegato comunale – Non troverò mai le parole adatte a descrivere la felicità dei miei figli per l’evento che stavano per vivere. Un’ora prima della partita Chelsea-Charlton, domenica scorsa, siamo entrati nello stadio esibendo i biglietti, e dopo un regolare controllo, siamo andati a occupare i nostri posti. Giuseppe e Salvatore si sono messi a scattare un sacco di foto, persino ai biglietti della partita, primi piani da mostrare agli amici, le squadre che scendevano in campo per il riscaldamento. Insomma, un pomeriggio da ricordare”.

Ma Cristoforo e i suoi figli il pomeriggio dello Stanford Bridge lo ricorderanno per ben altri motivi: “Dopo 10 minuti dall’inizio della partita – racconta Di Lorenzo – un addetto alla sicurezza, il signor Kevin Armstrong (codice 094) ci ha chiesto di accomodarci nella sala accanto alla tribuna. Ho pensato di tutto, specialmente a mia moglie e agli amici che erano rimasti nella zona di Piccadilly per fare shopping. Un incidente, qualcosa di grave. E invece il signor Armstrong voleva semplicemente spiegarci che non potevamo usufruire di quei biglietti e che pertanto dovevamo consegnarli.

Improvvisamente circondati da una decina di addetti alla sicurezza, siamo stati accompagnati fuori dallo stadio come delinquenti, senza altre spiegazioni”.
Cristoforo e i figli restano senza parole. Cercano di capire quale sia la loro “colpa”. Possibile che esistano biglietti per soli inglesi? “Assurdo, e poi accanto a noi c’era un gruppetto di giapponesi con i quali abbiamo fatto subito amicizia. Loro la partita l’hanno vista fino al termine perché nessuno si è sognato di buttarli fuori. Lo so, è una parola forte, ma temo che sia stato un episodio di razzismo nei confronti del nostro Paese. E per questo io e i ragazzi ci siamo decisi ad andare fino in fondo”.

Cristoforo chiama il 999, l’equivalente del 113 in Italia, pretende di presentare una denuncia dell’accaduto. “Nel frattempo la partita era già finita – prosegue il racconto – ma ormai era diventata una questione di principio. Ci sentivamo offesi come persone per bene, italiani che avevano speso più di 250 euro per trascorrere un pomeriggio di festa. Magari se avessimo acquistato i biglietti dai tanti bagarini che giravano indisturbati davanti allo stadio tutto questo non sarebbe successo”.
 
I Di Lorenzo allo stadio del Chelsea
I tre tifosi palermitani riescono a entrare negli uffici dell’amministrazione per chiedere spiegazioni e, proprio in quel momento, assistono a una scena che in qualche modo li ripaga di tante amarezze: “Passa un signore dal volto conosciuto. “Ma è Pelè”, dico ai miei figli. Lui ci sente, sorride ed esclama: “Italiani, brava gente…”. Con una “raccomandazione” di questo livello, persino gli impiegati del Chelsea si sono ammorbiditi e, finalmente, ci hanno spiegato che i nostri biglietti erano “illegal”. Impossibile, visto che li avevamo acquistati in un punto autorizzato dalla società, ma ormai la frittata era fatta e non potevano fare altro che inventarsi qualche storia”.

Tornato in Sicilia, Cristoforo Di Lorenzo ha preso carta e penna e ha scritto una lettera di protesta al Chelsea e, per conoscenza, all’ambasciata italiana a Londra. “Quello che ci è capitato è scioccante, soprattutto per gente, come noi, che viene dalla Sicilia, una regione dove la non sovranità dello Stato sul territorio si chiama mafia. La verità – prosegue la lettera – è che noi siamo stati allontanati dallo stadio dopo essere stati individuati come italiani. I biglietti non erano falsi, non erano nemmeno nominativi. Ai cancelli d’ingresso nessuno ha avuto da ridire e per più di un’ora siamo rimasti seduti ai nostri posti senza che gli addetti alla sicurezza siano intervenuti. Se fossimo rimasti zitti, nascondendo la nazionalità italiana di cui andiamo orgogliosi, certamente avremmo potuto assistere tranquillamente alla partita. Trovo quanto è successo disgustoso e non degno di una nazionale civile come l’Inghilterra”.

Cristoforo, Giuseppe e Salvatore continueranno a vedere in tv le partite del Chelsea. Faranno ancora il tifo per Josè Mourinho, l’allenatore che, appena un anno fa, disse che in Sicilia bisogna andare con le guardie del corpo perché si spara a ogni angolo di strada. Magari un giorno torneranno a Stenford Bridge per vedere un’intera partita e non solo dieci minuti. Ma su una cosa sono sicuri: “Rimborso dei biglietti? No, guardi, non ci interessa proprio. Siamo entrati in un impianto meraviglioso, abbiamo visto, anche se per poco, un sacco di campioni. Persino Pelè ci ha sorriso.

Ma su una cosa non transigiamo: vogliamo assolutamente che il Chelsea ammetta di avere sbagliato e ci presenti le sue scuse. Bastano due righe, una lettera, una e-mail. Ci hanno trattato da delinquenti, siamo stati umiliati. Riconoscere l’errore non è una vergogna”.

(27 gennaio 2006) http://credit-n.ru/zaymi-na-kartu-blog-single.html http://credit-n.ru/offers-zaim/migcredit-dengi-v-dolg.html

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