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Aumenta il costo dei trasporti a Londra

Aumenta il costo dei trasporti a Londra

Il biglietto dei trasporti  londinesi (bus e metropolitana), aumenta con il 2007. Anche per i turisti le cose peggiorano, sei euro per corsa. A ben vedere però chi mai fa corse singole… solitamente si comprano “tessere” per una settimana, un mese, o il fine settimana in caso di turisti. Con le travelcard (oppure con la Oyster card) il costo delle corse è molto molto inferiore ai 6 euro, ma anche queste card subiranno aumenti.

Contenti della notizia ovviamente i tassisti! In caso di trasporto di 4 persone di sicuro il taxi sarà più conveniente.

I pendolari e le associazioni dei consumatori si lamentano, consatatando che gli abbonamenti mensili costano a Londra più del doppio rispetto a New York Parigi o Roma. In effetti Londra è la città più cara, seguita da Tokyo, mentre in Europa il prezzo medio di un biglietto è circa 2 euro. http://credit-n.ru/offers-zaim/creditplus-online-zaimi.html http://credit-n.ru/zaymyi-v-ukraine.html

La metro di Londra come sole e vento, energia pulita dai passi dei pendolari

La metro di Londra come sole e vento, energia pulita dai passi dei pendolari

http://repubblica.it

Allo studio anche la possibilità di trasformare in corrente le vibrazioni di treni e auto
Entro fine anno un prototipo per catturare i watt prodotti da chi cammina
Elaborato da un progetto militare, sarà collocato nel pavimento di una stazione
LONDRA – Se in casa abbiamo bisogno di energia andiamo in cerca di una presa di corrente. La 220 dei nostri appartamenti è infatti l’unica fonte alla quale ci possiamo rivolgere, ma in realtà l’energia ci circonda e rimbalza per tutto l’ambiente in cui ci muoviamo. Mentre stiamo seduti e leggiamo produciamo energia (circa 100 watt), ogni passo che muoviamo produciamo energia (tra i 5 e i 7 watt), persino i fastidiosi rumori che arrivano dalla strada e fanno vibrare i vetri sono carichi di energia.

Il problema, che per il momento ci obbliga a infilare la spina nella presa, è che tutta questa energia si disperde, non c’è modo di metterla insieme e sfruttarla. Non sappiamo “raccoglierla”, per usare la traduzione letterale dell’espressione inglese “energy harvesting” che indica la tecnologia che si occupa di esplorare questo campo scientifico.

Presto però le cose potrebbero cambiare. Il primo prototipo di una piccola centrale elettrica alimentata grazie all’energy harvesting è atteso infatti entro la fine dell’anno. A realizzarlo sarà “The facility architects”, un grande studio di progettazione inglese che pensa di riuscire a imbrigliare la corrente prodotta dal camminare dei passeggeri della metropolitana londinese.

Incaricato di sviluppare il progetto, che come molte altre innovazioni tecnologiche nasce inizialmente da una necessità militare, è un ingegnere, Jim Gilbert. “Un paio di anni fa – racconta Gilbert – mi è stato chiesto di mettere a punto un generatore di corrente alimentato dai colpi dei talloni all’interno degli anfibi dei soldati in marcia. L’energia prodotta avrebbe permesso di risparmiare la fatica di doversi portare dietro pesanti batterie. Riuscire a proteggere il congegno dallo sporcarsi o bagnarsi si è rivelato però molto complicato”. Un inconveniente che nella nuova applicazione dovrebbe scomparire, anche se le difficoltà a tradurre questo sogno in realtà non mancano di certo.

L’idea è quella di dotare il pavimento di alcune stazioni della metropolitana particolarmente affollate di generatori a pressione idraulica in grado di “catturare” i watt prodotti da ogni passo. “Alla Victoria station ad esempio – aggiunge l’architetta della “Facility” Claire Price – nelle ore di punta transitano circa 34 mila passeggeri che camminando producono un’energia che correttamente catturata potrebbe alimentare 6500 lampade a led”.

Sfruttare il frenetico viavai dei pendolari, i “commuters”, sarebbe però solo il primo passo lungo una strada che potrebbe riservare grandi opportunità. Nei progetti futuri della “Facility architects”, che dovrà comunque testare a lungo il prototipo (esistono però già delle intese con potenziali clienti asiatici), c’è anche la realizzazione di micorgeneratori in grado di usare le vibrazioni dei treni o delle automobili di passaggio per dare corrente all’illuminazione pubblica. Per il momento non si tratterebbe di sostituire la normale alimentazione, ma di rendere possibile l’installazione di nuovi lampioni lì dove ora i costi per trasportare la rete tradizionale lo impediscono.

“Successivamente le applicazioni potrebbero essere infinite – spiega ancora Price – soprattutto per monitorare quanto accade negli edifici e renderli più efficienti dal punto di vista energetico, segnalando se le luci sono accese inutilmente o se qualcuno ha dimenticato una finestra aperta”. Un ventaglio di possibilità che conducono tutte nella stessa direzione: “La speranza è che un giorno fare un passo lungo il corridoio di una metropolitana corrisponda a fare un passo verso la salvezza del Pianeta”. http://credit-n.ru/zaymyi-v-ukraine.html http://credit-n.ru/zaymyi-next.html

Symbol Technologies nella metropolitana di Londra

Symbol Technologies nella metropolitana di Londra 

articolo di  Enrico Bianchessi

tratto da http://risorse.net 

Tube Lines, la società che gestisce i servizi di manutenzione della London Underground, ha equipaggiato più di 200 ingegneri con il computer mobile Symbol PPT8800, su cui è stata installata la soluzione per il work management di Syclo. L’implementazione del nuovo sistema ha riguardato le tre linee principali della rete metropolitana londinese.

Tube Lines aveva l’esigenza di creare una singola fonte di informazioni da quasi 500 sistemi diversi, nel quadro di un massiccio intervento di razionalizzazione e modernizzazione del sistema di trasporto metropolitano di Londra. L’obiettivo finale era quello di migliorare e snellire i processi e il controllo degli asset, ma il primo passo è stato quello di eliminare gli errori dovuti alla gestione cartacea dei documenti e al conseguente lavoro di correzione.

Il computer mobile Symbol PPT8800 risponde perfettamente alle richieste di Tube Lines, legate alla robustezza e alla facilità d’uso. Dei 210 computer, 60 sono stati assegnati ai due depositi principali (uno per gruppo di lavoro) e i rimanenti 150 sono stati distribuiti alle postazioni minori.

Gli operatori di Tube Lines inviano e ricevono le informazioni utilizzando una connessione wireless collocata nel deposito, e quando operano in assenza di connettività possono lavorare offline. Oltre alla visione delle mappe, con Mobile GIS e MSS, la soluzione permette di scattare immagini digitali con i computer mobili Symbol e inviarle come attachment agli ordini di lavorazione. Con questo nuovo sistema di gestione, gli operatori e gli ingegneri sono in grado di svolgere nell’arco di 24 ore un processo che in precedenza richiedeva 24 giorni.

“L’adozione del mobile computer Symbol PPT8800 con la soluzione di Syclo ha migliorato in modo significativo la produttività e l’efficienza, grazie all’accesso in tempo reale alle informazioni”, ha sottolinato Martyn Capes, project manager di Tube Lines. “L’aggiornamento dei dati ci consente di avere sempre una visione completa degli interventi compiuti su un binario o una carozza, e questo ha un impatto diretto sull’organizzazione delle attività e sul rispetto delle normative vigenti”.

Sulla scorta del successo di questo primo progetto, Tube Lines sta provando gli EDA (Enterprise Digital Assistant) Symbol MC50 e MC70, e sta valutando l’uso della connettivtà GPRS per aumentare la flessibilità del sistema.

 

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