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Kate Moss, love story con un 20enne

Kate MossKate Moss, love story con un 20enne

La modella britannica sembra aver dimentica una volta per tutte Pete Doherty ed è stata avvistata sulle nevi di Aspen in compagnia di James Burke, modello ventenne

Londra, 3 gennaio 2005 – Che i baby fidanzati siano una delle ultime mode delle attrici e delle modelle è ormai assodato. La novità è che a cascarci questa volta è stata Kate Moss.

Ha posto fine alla sua tormentata storia d’amore con Pete Doherty, ha terminato la sua terapia di disintossicazione dalla cocaina, è tornata a posare per i fotografi ed ora ha anche una nuova fiamma: Kate Moss , 31 anni, è stata vista inquesti giorni sulle nevi di Aspen, in Colorado, nella dolce compagnia di un giovane 20enne.

I tabloid britannici oggi rivelano il nome del giovanissimo nuovo compagno della modella: si tratta di James Burke, ex allievo di un prestigioso college del Surrey, aspirante modello e musicista. Burke, capelli lunghi alle spalle e piercing al naso, avrebbe conosciuto la Moss prima di Natale quando entrambi si trovavano ai Caraibi ospiti del figlio 19enne di Sir Richard Branson, Sam.

‘Kate ha finalmente dimenticato Doherty e sembra stare bene con Jamie. Tutti sono un po’ sorpresi, ma la cosa più importante è chelei sia felice’, ha dichiarato una fonte vicina alla Moss al tabloid pomeridiano Evening Standard. http://credit-n.ru/offers-zaim/srochnodengi-online-zaymi.html http://credit-n.ru/offers-zaim/moneyman-srochnye-zaimy-online.html

La scelta filantropica di Anita Roddick

Anita RoddickLa scelta filantropica di Anita Roddick

L’italo-inglese, fondatrice della nota casa di cosmetici Body Shop, ha annunciato che donerà in opere di carità il frutto di 20 anni del suo lavoro, calcolato in 90 milioni di dollari

Londra – Il denaro non è tutto per alcune persone. Non lo è di certo per Anita Roddick, l’italo-inglese fondatrice della nota casa di cosmetici Body Shop , che ha annunciato che donerà in opere di carità il frutto di 20 anni del suo lavoro , calcolato in 90 milioni di dollari. La Roddick, intervistata dai media locali, ha sottolineato la necessità di “non voler morire ricca (…) il denaro non significa nulla per me “.

Sulla scia filantropica che ha investito personalità del calibro di Mark Evans, che si occupa di questo filone per il banco Coutts & Co, la Gran Bretagna si ritrova per comprendere la portata di questo fenomeno che investe l’ambito dei diritti umani o delle questioni ambientali come nel caso della Roddick. La filantropia riguarda il Regno Unito da vicino, dove quasi il 60 per cento della popolazione dona almeno una volta al mese, secondo i dati della Fundación Charities Aid.

Prima di convertirsi in una imprenditrice di successo, la Roddick è stata cameriera, maestra, impiegata alle Nazioni Unite, proprietaria di un hotel e di vari ristoranti. L’italo-inglese ha fondato la prima azienda di cosmetici naturali nel 1976, a Brighton, Inghilterra. Nacque Body Shop cui seguì l’apertura di una seconda filiale un anno dopo. Nel 1978, insieme al marito Gordon Roddick, ha inaugurato i primi franchising inglesi. A partire dal 1982 l’apertura di nuove aziende in tutta Europa. Nel 1984 la compagnia venne quotata in Borsa e i Roddick diventarono ben presto multimilionari. Oggi esistono oltre 1500 stabilimenti della catena Body Shop in oltre 47 Paesi.

Con l’espansione economica maturò anche l’idea di un “capitalismo sociale”: “ciò che è buono e giusto per la comunità e per il mondo, è buono e giusto anche per l’economia “, divenne presto il motto della coppia. Body Shop si trasformò, così, ben presto, in molto più che una catena di prodotti coscmetici. Ha cominciato a collaborare con organizzazioni come Greenpeace, Amnesty Internacional e Friends on the Earth. Promuove campagne a favore del commercio equo con i Paesi del Terzo Mondo con la famosa Trade, Not Aid, collabora con iniziative come Children On The Edge o Brazilian Health Project per mezzo della Fundación The Body Shop. http://credit-n.ru/calc.html http://credit-n.ru/debitovaya-karta.html

Gran Bretagna: famiglia talpe scava giardino e trova villa romana

Gran Bretagna: famiglia talpe scava giardino e trova villa romana

LONDRA – Da terrore dei giardini ad archeologhe per caso: una famiglia di talpe ha contribuito alla scoperta di una villa romana in Gran Bretagna portando in superficie alcune tessere di un mosaico.

Roger Box, un ex archeologo in pensione, si era accorto che nei mucchietti di terra sollevati dalle talpe si trovavano alcune tessere che sembravano appartenere ad un antico mosaico e, incuriosito, ha contattato i produttori di un programma televisivo dedicato all’archeologia.

Un team di esperti ha quindi raggiunto l’area di Withington, nel Gloucestershire, indicata da Box e dopo un approfondito lavoro di ricerca e di scavi durato più di un anno, ha scoperto un’antica villa romana del terzo secolo d.C. con tanto di bagni coperti da un soffitto a volta. Secondo gli archeologi la villa potrebbe avere un’importanza storica equivalente alla villa romana della vicina Chedworth e rappresenta la prova che durante il terzo e quarto secolo d.C. nell’area erano presenti numerosi insediamenti romani.

“Vivo a poche decine di metri da questo campo pieno di strane gobbe e sporgenze. Le talpe continuavano a portare in superficie strane pietre e pezzi di mosaico che sospettavo appartenessero ad un’insediamento più antico. Gli esperti che lavorano per il programma televisivo sono venuti ad esaminare l’area ed è incredibile ciò che hanno trovato”, ha raccontato Box.

SDA-ATS http://credit-n.ru/credit-card-single-tinkoff-platinum.html http://credit-n.ru/offers-zaim/online-zaym-na-kartu-payps.html

NATALE IN SILVER STREET LONDRA VITTORIANA

‘NATALE IN SILVER STREET’ LONDRA VITTORIANA
di MICHAEL FABER
(EINAUDI, pp. 140 – 9,80 euro)

Il fascino della Londra un po’ nera e un po’ sensuale di fine Ottocento e della Sugar di ‘Il petalo cremisi e bianco’ torna a coinvolgerci nelle storie e pagine di una serie di racconti di Michael Faber. Siamo nel dicembre 1872 in Silver street e vediamo quel che accadde prima che la magra, diciottenne, colta prostituta incontrasse William Rackham, ma anche seguiamo il racconto che di tutto cio’ fa in pieno Novecento il loro nipote. E la scrittura di Faber, giovane olandese cresciuto in Australia e ora dimorato in una vecchia, isolata ex-stazione nella campagna scozzese, non ci risparmia sorprese, lasciandoci tracce e quesiti di cui attendiamo risposta dal proseguimento della lettura. E troveremo il potente protettore della donna, scandalosa ma di gran cuore, ridotto male e vecchio che non fa che maledire la sua amante di un tempo per avergli portato via, scappando, la figlia.
Ma tutto cio’, come sempre, trova il suo fascino in quell’aura puritana vittoriana che acquisisce il sapore del proibito e costituisce l’atmosfera abbastanza noir di questo e del libro precedente. Qui non c’e’ solo Sugar, naturalmente, ma e’ lei che il lettore andra’ subito a cercare. E la trovera’ giovane in un bordello da quattro soldi, mentre Rackam lo incontriamo vecchio e malato, con una nuova compagna che non gli da assolutamente retta. ” Chiudi gli occhi. Perdi per un attimo la cognizione del tempo, quanto basta a tornare indietro di centotrent’anni. E’ il dicembre 1872. I fiocchi di neve cadono come piume su qull’ equivoca zona di Londra tra Regent Street e Soho”, e’ l’invito ad apertura di libro. http://credit-n.ru/offers-zaim/ekapusta-besplatniy-zaim.html http://credit-n.ru/kurs-cb.html

Gran Bretagna: TORY AFFIDANO A GELDOF CAMPAGNA CONTRO POVERTA'

Gran Bretagna TORY AFFIDANO A GELDOF CAMPAGNA CONTRO POVERTA’
(AGI) – Londra, 28 dic. – Bob Geldof, il rocker irlandese in prima linea nella lotta alla fame nel mondo, fara’ parte di un gruppo di lavoro sulla poverta’, creato dal nuovo leader dei conservatori britannici, David Cameron.
Geldof da anni si batte per l’abolizione del debito dei Paese poveri e quest’estate fu tra gli ispiratori di ‘Live 8′, i maxi-concerti in simultanea organizzati in 10 citta’ del mondo, alla vigilia del G8 di Gleneagles, per mobilitare il pianeta contro la poverta’. Il rocker 58enne portera’ la sua esperienza in un team di lavoro chiamato “Globalizzazione e poverta’ globale” creato dai conservatori britannici. Per Cameron, che punta a modernizzare il volto dei Tory, e’ un altro colpo messo a segno. Annunciando l’adesione del cantante, che comunque manterra’ la sua indipendenza politica, il telegenico e rampante leader laburista si e’ detto entusiasta: “Geldof garantira’ la sua influenza e ci aiutera’ ad andare nella direzione dove lui e noi stessi vogliamo andare”.
L’adesione di Geldof ai conservatori ha gia’ suscitato critiche tra gli attivisti di sinistra e le organizzazioni non governative, esattamente come avvenne quest’estate quando uni’ i suoi sforzi a quelli del governo laburista durante la campagna di ‘Live 8′. Insieme con il cantante del gruppo irlandese U2, Bono, Geldof infatti alla vigilia della riunione in Scozia lavoro’ alacremente con l’esecutivo laburista di Tony Blair. Ma varie organizzazioni umanitarie criticarono in quell’occasione non solo la vicinanza al potere, ma anche per gli scarsi risultati di una campagna che, invece di offrire argomenti politici, si limito’ a organizzare una serie di concerti in cui, tra l’altro, non era presente alcun gruppo africano.
“Quest’estate milioni di britannici hanno partecipato alla campagna contro la poverta’ del mondo- ha osservato ancora Cameron- sono una nuova generazione che vuole prosperita’ per se’, ma anche il progresso dei poveri, sia che vivano sull’altro lato della strada o nell’altra parte del mondo”. “Un conservatorismo moderno e solidale vuole dare risposta a queste domande”.
Il gruppo di lavoro, che sara’ guidato dal parlamentare Peter Lilley, elaborera’ proposte “per rendere possibile lo sviluppo economico dei Paesi piu’ poveri del pianeta”. http://credit-n.ru/microzaymi-blog-single.html http://credit-n.ru/offers-zaim/zaymer-online-zaymi.html

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