Articoli su Londra

Alloggio a Londra Informazioni Corsi di inglese Lavoro Hotel e Ostelli in tutto il mondo Viamundis 

Cosa vedere a Londra (150 luoghi) Impara l'inglese: archivio di oltre 200 mila testi di canzoni 


Londra, procuratore del caso Lady Diana lascia: troppe pressioni

Londra, procuratore del caso Diana lascia: troppe pressioni
    
 
LONDRA (Reuters) – L’inchiesta sulla morte della principessa Diana subirà probabilmente un rallentamento dopo che il procuratore della Corona si è dimesso, motivando la decisione con l’eccessivo carico di lavoro derivante dal suo principale impiego, quello di procuratore della contea di Surrey nel sud dell’Inghilterra, scrivono oggi i giornali.

L’inchiesta condotta da Michael Burgess su Diana, morta in un incidente stradale insieme al suo compagno Dodi al Fayed e all’autista nove anni fa, era iniziata nel 2004.

Burgess ha chiesto che una persona di esperienza prenda in mano il caso, secondo quanto riportato dai quotidiani oggi.

John Stevens, ex capo della Polizia metropolitana che ha guidato l’indagine sulle circostanze della morte di Diana, avrebbe dovuto inviare un rapporto a Burgess il mese prossimo.

Burgess aveva chiesto a Stevens di esaminare l’accusa secondo cui la morte di Diana non sarebbe stata un incidente.

Un’inchiesta francese nel 1999, che stabilì che lo schianto dell’auto su cui viaggiava Diana fu causato dallo stato di ebbrezza dell’autista e dall’alta velocità, non riuscì a far tacere le voci sull’esistenza di un complotto per uccidere Diana e Dodi.

Burgess aveva detto di volere un’inchiesta per mettere fine a queste speculazioni.

Nel giorno in cui questa iniziò nel gennaio 2004, alcuni articoli sostennero che Diana avesse scritto una lettera a suo ex-maggiordomo poco prima di morire, nella quale diceva di sospettare che Carlo stesse cercando di ucciderla.

“Questa particolare fase della mia vita è la più pericolosa”, dice la lettera, secondo gli stralci pubblicati dai medi britannici. “Mio marito sta pianificando ‘un incidente’ nella mia macchina, rottura dei freni e grave infortunio alla testa”.

Commentatori della casa Reale hanno detto che la lettera solleva dubbi sullo stato psicologico di Diana e riduce la credibilità di ogni accusa mossa a Carlo.

Il padre di Dodi, Mohamed al Fayed, proprietario degli esclusivi magazzini di Harrods a Londra, ha detto di credere che suo figlio e Diana furono uccisi dai servizi segreti perché la loro relazione imbarazzava la casa reale.
  http://credit-n.ru/offers-zaim/mgnovennye-zaimy-na-kartu-bez-otkazov-kredito24.html http://credit-n.ru/offers-zaim/moneyman-srochnye-zaimy-online.html

Londra. Veglia per de Menezes ucciso un anno fa dalla polizia che lo credeva un terrorista

Londra. Veglia per de Menezes ucciso un anno fa dalla polizia che lo credeva un terrorista

http://euronews.net 

Una veglia in memoria di Jean Charles de Menezes segna il primo anniversario dell’uccisione, a Londra, del ventisettenne brasiliano scambiato per un terrorista. Proprio lunedi’ scorso è stata conclusa l’inchiesta della magistratura, che ha stabilito non doversi procedere contro alcun ufficiale di polizia coinvolto nel tragico errore. Una decisione definita scandalosa dalla famiglia della vittima.

A rendere omaggio alla memoria di de Menezes anche i due fratelli di religione musulmana arrestati per terrorismo nel giugno scorso e poi rilasciati perché risultati estranei a qualsiasi attività illegale. La veglia si è svolta vicino alla stazione della metropolitana di Stockwell, dove l’elettricista brasiliano fu freddato da sette colpi di pistola alla testa. All’epoca dei fatti, Londra aveva subito da poco gli attacchi terroristici ai mezzi di trasporto pubblico. I poliziotti credettero di riconoscere in de Menezes un sospetto.
 
  http://credit-n.ru/kreditnye-karty.html http://credit-n.ru/zaymyi-v-ukraine.html

Londra: George Michael da' scandalo al parco

Londra: George Michael dà scandalo al parco

http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net

Il cantante è stato fotografato mentre riemergeva dalla boscaglia in un noto luogo di incontri per gay dove si era appartato con un uomo di 58 anni
 Londra, 23 luglio 2006 – Nuovo scandalo sessuale per la pop-star George Michael, sopresa dal settimanale britannico ‘News of the World’ in un noto luogo di incontri degli omosessuali nel parco londinese di Hampstead Heath. Il cantante è stato fotografato mentre riemergeva dalla boscaglia dove si era appartato con un uomo di 58 anni, Norman Kirtland.

Di fronte ai flash dei fotografi, la pop-star ha cercato prima di non farsi riconoscere, celando il viso sotto la visiera di un cappello da baseball, quindi ha inveito e minacciato querele in caso di pubblicazione, allontanandosi dal parco a bordo della sua mercedes. La pop-star avrebbe scambiato effusioni in un luogo pubblico, contravvenendo così la legge come già accaduto nel 1998, quando venne arrestato a Los Angeles per atti osceni in un bagno pubblico di un parco.

Il settimanale britannico ha rintracciato Kirtland in un appartamento di Brighton, nel sud dell’Inghilterra, e ha ottenuto un suo resoconto della serata di martedì scorso. “Non mi piace neanche George Michael. E non l’avevo neanche riconosciuto – ha raccontato l’uomo – si è avvicinato all’improvviso, l’ho guardato e gli ho detto ‘tu non sei inglese, vero?’, poi gli ho detto che ero venuto da Brighton e lui mi ha chiesto, ‘Brighton non consente questo genere di cose?’. Io gli ho detto che era molto pericoloso alle due di notte, che si rischiava di morire, quindi mi ha detto che potevo contattarlo sul sito web Gaydar e abbiamo cominciato a baciarci”.

“Bacia molto bene – ha proseguito l’uomo – è stata una delle cose migliori. Quindi abbiamo cominciato ad accarezzarci e a darci reciproco piacere. Non è stato un rapporto completo, ma è stato fantastico”. Lo scorso febbraio, la star internazionale venne arrestata con l’accusa di possesso di droga, mentre si trovava a bordo della sua auto a Londra.
  http://credit-n.ru/offers-zaim/joymoney-srochnye-online-zaymi.html http://credit-n.ru/offers-zaim/vivus-potrebitelskie-zaymy-online.html

Londra "calamita" per il biotech

Londra «calamita» per il biotech 

 di Luigi Cucchi –  
 
http://ilgiornale.it

Le maggiori industrie mondiali attive nei settori biotech e farmaceutico optano per il Regno Unito. La capacità di attrazione di Londra per aziende ad alto valore aggiunto dovrebbe far riflettere in Italia. La californiana Gilead Sciences, la terza società al mondo per capitalizzazione di Borsa nelle biotecnologie, ha deciso di spostare la propria sede centrale europea da Parigi a Londra, e precisamente a Stockley Park, presso l’aeroporto di Heathrow. Leader nello sviluppo e nella commercializzazione di farmaci per patologie ad altissimo rischio come Hiv ed epatite,  Gilead è in rapida ascesa, sull’onda del successo delle sue terapie antiretrovirali. La sua scelta è ricaduta su Londra dopo un’attenta valutazione delle altre alternative. «C’è disponibilità di personale qualificato e servizi commerciali di supporto», ha dichiarato Kevin Young, vicepresidente esecutivo per le attività commerciali. «La vicinanza ai nostri investitori londinesi è un altro vantaggio. Più in generale, siamo rimasti colpiti dall’importanza che il governo britannico assegna alle industrie farmaceutiche e biotech e alla sua disponibilità nei loro confronti».  Anche Amgen, altra società californiana prima al mondo nel biotech, raddoppierà i suoi investimenti oltremanica con 110 milioni di sterline a Uxbridge. La decisione conferma che Amgen considera il Regno Unito un fondamentale polo scientifico per le sue attività mondiali. Un’altra azienda statunitense, Oxigene, che produce farmaci per oncologia e oftalmologia, ha aperto una sede nell’Oxford Science Park, in cui operano una cinquantina di società innovative. Genzyme (Usa) ha inaugurato un nuovo centro di sviluppo nel proprio stabilimento di Haverhill, Cambridge, comprendente una nuova unità per progetti di ricerca di drug discovery, il primo del suo genere aperto da Genzyme al di fuori degli Stati Uniti. Anche in Asia, e precisamente in Giappone, c’è interesse per i servizi offerti dal Regno Unito all’industria farmaceutica. Lo dimostra la scelta di Eisai di costruire nel 2008 un centro di ricerca e produzione, costo 75 milioni di sterline. L’azienda giapponese, una delle 20 maggiori società mondiali nel settore della ricerca sulle scienze umane,  localizzerà la propria sede centrale dell’area europea nell’Hertfordshire, nel sud dell’Inghilterra, presso l’Hatfield Business Park. Eisai ha dal 1990 un centro ricerche presso lo University College London, che ha già identificato un nuovo composto, in via di sperimentazione clinica, per varie patologie neurodegenerative quali morbo di Parkinson, epilessia e sclerosi multipla. Quello di Hatfield è il primo stabilimento di produzione mai aperto da industrie farmaceutiche giapponesi nel Regno Unito.  L’esempio di Eisai è stato seguito anche da Astellas, la seconda industria farmaceutica giapponese, che creerà la sua base europea a Staines, vicino a Heathrow.
Gli investimenti diretti esteri nel Regno Unito sono in crescita, secondo le cifre relative al 2005 pubblicate dall’Unctad, la Conferenza delle Nazioni Unite per il commercio e lo sviluppo. Nel 2005 hanno superato i 124 miliardi di sterline, con un incremento del 182% rispetto all’anno precedente. Tale cifra, la massima registrata lo scorso anno da qualsiasi altro Stato nel mondo,
 
non era mai stata sinora raggiunta da un Paese europeo. Inoltre, per il 16° anno consecutivo Londra si è classificata al primo posto in Europa quale città preferita per la localizzazione di un’attività economica, come risulta dallo studio European City Monitor condotto nel luglio 2005 dalla società indipendente Cushman & Wakefield Healey & Baker, aumentando il proprio vantaggio nei confronti di Parigi, la seconda classificata. Secondo William Pedder dell’Inward Investment Group di UK Trade & Investment,  le cifre Unctad sono un’ulteriore prova che il Regno Unito è una delle migliori location mondiali per le aziende in crescita, e questo grazie al suo mercato aperto, alla stabilità economica e a un mercato del lavoro flessibile.
Uk Trade & Investment è l’agenzia governativa che fornisce assistenza sia alle imprese britanniche che desiderano affermarsi sui mercati esteri, sia alle aziende estere che intendono investire nel Regno Unito. Offre un’ampia gamma di servizi e può contare su una rete di consulenti in tutto il mondo. http://credit-n.ru/oformit-kredit-online.html http://credit-n.ru/informacija.html

Chelsea via, obiettivo rivincita

Chelsea via, obiettivo rivincita

di Stefano Cantalupi

http://gazzetta.it

Si è radunato oggi a Stamford Bridge il club di Abramovich che vuole riscattarsi in Champions League. Occhi puntati sui nuovi arrivi Shevchenko e Ballack

LONDRA (Inghilterra)- Il calcio-mercato secondo José Mourinho: “Ogni estate c’è qualche giocatore che voglio cedere. Ogni estate ci sono parecchi giocatori che voglio disperatamente trattenere. Ogni estate ci sono alcuni giocatori che vorrei confermare, ma non ho il coraggio di farlo perché non posso promettere loro che disputeranno il 75% delle partite stagionali”.

Semplice, chiaro, mai scontato: per fortuna c’è lui, l’antipatico tecnico del Chelsea, il miglior antidoto contro la noia. Nel giorno del raduno dei campioni d’Inghilterra in carica, quella frase di Mourinho fa capire che i nuovi Blues non hanno ancora un volto definitivo. La conferma l’ha data il “chief executive” Peter Kenyon, che ritiene non conclusa la campagna di rafforzamento della rosa.
Si spende a cuor leggero, tanto paga Roman Abramovich… Un paio di “colpetti”, per la verità, il magnate russo li aveva già sponsorizzati: 45 milioni di euro al Milan per Shevchenko, 17 milioni al Manchester Utd e 6 al Lyn Oslo per la giovane stella nigeriana Mikel, altri 4 milioni circa al Feyenoord per Salomon Kalou, acquistato a prezzo di saldo perché distante un solo anno dalla scadenza del contratto.

Ballack è arrivato a parametro zero dal Bayern (come il portiere portoghese Hilario dal Nacional), ma c’è sempre quella piccola formalità degli ingaggi: il tedesco ha firmato un quadriennale da 7 milioni di euro a stagione, mentre Shevchenko per lo stesso periodo ne incasserà addirittura 10. Non che Lampard, Drogba e gli altri guadagnino poco, peraltro. Insomma, i consueti regali ai tifosi londinesi non sono mancati, soprattutto se si considera che l’unica cessione significativa, finora, è stata quella di Gudjohnsen, destinazione Barcellona.
Proprio il Barça, forse, ha dato l’impulso all’ennesima serie di spese folli del Chelsea: nella passata stagione, Ronaldinho e compagni inflissero una severa lezione ai Blues, ridimensionandone nel doppio confronto di Champions League il valore internazionale. Un boccone amaro per Mourinho, che di certo non l’ha digerito. Il dominio nella passata Premier League (91 punti e 29 vittorie su 38 partite, tanto per dare un’idea) non basta: la nuova corazzata, per dirla con le parole di Mourinho, “parteciperà a cinque competizioni e proverà a vincerle tutte, anche se contro il Chelsea tutti si impegnano il doppio”. Il vero obiettivo è la Champions League, perché un tris in Premiership non avrebbe lo stesso fascino.
Nella fallimentare sfida al Barça di pochi mesi fa, i Blues vennero penalizzati dall’espulsione di Del Horno nella gara d’andata: i blaugrana, che inseguivano 0-1, rimontarono imponendosi 2-1 a Stamford Bridge e ipotecando il passaggio del turno. Proprio Del Horno dovrebbe essere venduto a breve (lo vuole il Valencia, che ha appena fatto cassa cedendo Corradi al Manchester City) e naturalmente si scatenano le voci sul sostituto. Visto che la fiducia in Bridge (di ritorno dal prestito al Fulham) non sembra essere altissima, torna di moda il nome di Ashley Cole dell’Arsenal.

Ma finora non ci sono conferme, come non ce ne sono riguardo a un presunto assalto a Roberto Carlos del Real Madrid. A proposito dei madridisti, Mourinho ha inserito Robben tra “quelli che vuole disperatamente trattenere”: l’ala olandese dovrebbe restare a Londra e non è neppure certo il passaggio di Duff al Tottenham. Visto che il regolamento non permette di scendere in campo in venti, però, è lecito supporre che qualcuno partirà. Per ora chi parte ufficialmente è il nuovo Chelsea. E fermarlo sarà dura per tutti.

  http://credit-n.ru/offers-zaim/glavfinance-online-zaymi.html http://credit-n.ru/offers-zaim/otlnal-microzaimi.html

« Pagina precedentePagina successiva »