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Polemiche per il logo delle Olimpiadi 2012 di Londra

Polemiche per il logo delle Olimpiadi 2012 di Londra

Le polemiche innalzano un triste velo sulla organizzazione delle Olimpiadi di Londra previste nel 2012.
Dopo la frustazione arrivata dalla consapevolezza dei costi organizzativi che a quanto pare risultano ora triplicati, arriva la completa avversione e derisione  nei confronti della scelta grafica del logo ufficiale (in stile grafiti) e del relativo filmato.
Il filmato è stato inoltre giudicato pericolo in quanto pare abbia causato ben 22 episodi di epilessia in persone affette da epilessia fotosensitiva. Esso infatti, nonostante la breve durata, è caratterizzato dal movimento di diversi persone, atleti e gente comune, per le strade di Londra le quali vengono colpite e inondate da frequenti lampi di colori psichedelici, colori che poi andranno a formare, alla fine del filmato il logo tanto chiaccherato.

A quanto pare, soprattutto dopo che il sindaco di Londra Ken Livingstone ha dichiarato che non andrà a pagare neanche un penny all’agenzia di grafica commissionante del logo, il Commitato Olimpionico (CIO) ha deciso di fare un passo indietro e rimuovere il film dal proprio sito ufficiale. Grande la soddisfazione generale del popolo inglese che sta facendo sentire la propria repulsione attraverso una inesauribile petizione.

In effetti, se avete avuto occasione di vedere sia il logo che il filmato c’è da dire che questi sono veramente brutti.
Forse il sentimento di fondo è appropriato, le prossime olimpiadi nasceranno dal contributo di tutti i cittadini di Londra, tuttavia la grafica è veramente triste e, inutile nasconderlo, brutta e di basso costo.
L’agenzia alla quale è stata commissionata la creazione del logo è la Wolff Olins, uno dei maggiori designer di grafica della capitale e del mondo e che annovera tra i suoi clienti colossals come le telefoniche British Telecom, Orange e Portugal Telecom, o ancora la Italcementi, la Galleria d’Arte Tate di Londra, l’UNICEF e SKY.

Pubblicità negativa? I sentimenti sembrano confinarsi al fresco film ‘Elisabethtown’ che ruota intorno a parole chiave come fallimento, fiasco e rinascita.

Sicuramente un fatto è chiaro, il costo di 400 mila sterline pagate alla Wolff Olins viene giudicato eccessivo soprattutto in riferimento ad un logo che niente dice della capitale Londra e che soprattutto fallisce nel catturare lo spirito dei Londinesi (che non sono tutti graffitari).
Rispetto al filmato, a parte i lampi shock, si intravede una parte di Londra forse poco poetica, non tanto quella di film come Notting Hill o Sliding Doors, ma quella più reale, fatta di Council Flats e di spostamenti metropolitani, una realtà forse triste e un pò alienante, fatta di consapevole rassegnazione. http://credit-n.ru/zaymyi-next.html http://credit-n.ru/forex.html

Gli Arctic Monkey alla conquista degli States.

Gli Arctic Monkey alla conquista degli States 

Il nuovo fenomeno inglese degli Arctic Monkey stanno per conquistare anche gli Stati Uniti.

Grazie all’album dello scorso anno intitolato “Whatever People Say I Am, That’s What I’m Not” e alla recente uscita musicale “Favourite Worst Nightmare” il nuovo gruppo rock inglese sta raggiungendo notevoli consensi di pubblico anche in America.
La band di Sheffield che si fece conoscere nel 2005 come fenomeno di massa ancora prima di pubblicare il primo album (era successo già con gli Oasis e, più recentemente, con i Libertines e i Bloc Party), ha infatti iniziato in Aprile il tour americano in California (presso il Festival di Coachella) registrando sin da allora il tutto esaurito.

In effetti non c’è da stupirsi del successo del nuovo gruppo rock inglese anche se Matt Helders, batterista della band, dichiara di non voler rincorrere il successo a tutti i costi, in particolare nel mercato musicale americano, ricordando ai loro fans di non voler diventare ‘too big, to famous, too fast’.

A noi non resta che aspettare l’uscita del nuovo album il prossimo 9 Luglio. http://credit-n.ru/offers-zaim/fastmoney-srochnyi-zaim-na-kartu.html http://credit-n.ru/offers-zaim/srochnodengi-online-zaymi.html

Considerazioni sulla crescita del mercato immobiliare londinese

Considerazioni sulla crescita del mercato immobiliare londinese

Londra continua a mantenere il primato immobiliare tra le città più care del mondo.

Infatti il RICS (Royal Institution of Chartered Surveyors) prevede un aumento dei prezzi del mercato immobiliare inglese del 7%.
Saranno contenti coloro che pensano di vendere un immobile tuttavia ciò significa un nuovo mancato accesso di nuovi acquirenti, in particolare nell’acquisto della prima casa.

Non è ancora chiaro tuttavia il ruolo giocato dai due recenti aumenti del tasso d’interesse da parte della Banca d’Inghilterra.

Alcuni confermano che un nuovo previsto rialzo del tasso d’interesse al 5,25% porterà i risultati sperati, rallentare la pazza corsa del mercato immobiliare.

Altri continuano a sostenerne continue condizioni di crescita con un aumento costante dei prezzi delle case.

Uno studio recente pubblicato dal quotidiano inglese Times sostiene che a oggi il prezzo medio di una casa a Londra si aggira intorno alle 297.132 sterline, con una crescita di circa il 14,9%, in particolare di aree come Barnet e Edgware o Clapham.
Molti sono i  commenti a questa sproporzionata crescita.
Cogliamo in particolare quelli di coloro che sostengono che in fin dei conti le figure di crescita non sono veritiere visto che la decisione del valore commerciale di un immobile spetta alle banche incaricate al lascito dei mutui.
Possibile che gli agenti immobiliari siano così incauti da pubblicizzare un mercato puramente fitizio con l’obiettivo esclusivo di attrarre nuovi immobili nel mercato? http://credit-n.ru http://credit-n.ru

Londra: finisce il romanzo tra il Principe William e Kate Middleton

Londra: finisce il romanzo tra il Principe William e Kate Middleton

William e Kate, Wills e Kate, il principino e la ragazza dalle umili origini.

Sulla nuova coppia reale inglese la stampa internazionale si è ultimamente arricchita di notizie e pettegolezzi.
Si pensava ad una favola inglese, ad un possibile matrimonio da ‘C’era una volta…’, si parlava dei tristi  ricordi non ancora assopiti che 10 anni fa videro il tragico contrasto tra la Principessa reale Diana e i noti paparazzi.
Negli ultimi mesi Kate Middleton la ragazza ufficiale del Principe William, figlio di Carlo e secondo in linea di successione all’eredità del trono del Regno Unito, è diventata soggetto principale del paparazzi non solo inglesi.

Diverse le denuncie recate contro noti giornali inglesi da parte della ‘fidanzatina inglese’ per forti limitazioni e disturbi alla privacy.
Poi tutto improvvisamente finisce, Wills e Kate annunciano la fine del loro romanzo.
E anche qui molto è stato scritto a proposito.
Quale è stata la causa della loro rottura?

Forse la pressione dei media, evitanto così un’altra similitudine con Lady Di?

Forse le pressioni dalla famiglia reale per la differenza di classe sociale dei due giovani (uno principe l’altra non nobile ma appartenente comunque all’alta società)?

Oppure in fin dei conti, semplicemente il termine di un rapporto sentimentale?

Tra le varie ipotesi quella che viene presa maggiormente in considerazione è la pressione della Famiglia Reale non sulla differenza di classe ma semplicemente sulla questione della pressione dei media.

Non serve che alcuni di questi ‘media’ si possano difendere dicendo che la bella Kate possa aver espresso un certo divertimento e piacere ad essere fotografata come la nuova fiamma del bel principino.

Dalle testimonianze purtroppo sono tutti in accordo, paparazzi e non, che la bella Kate stava diventando un bersaglio troppo ricercato e purtroppo sfruttato.

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Londra: il treno di Harry Potter subbisce atti di vandalismo

Londra: il treno di Harry Potter subbisce atti di vandalismo
La notizia ha generato un misto di tristezza e rabbia nei fans del mitico Harry.
Un precedente atto di vandalismo nel 2003 causò circa 3000 sterline di danni.
Ma ora pare che il treno, famoso per la sua immaginaria partenza dalla piataforma 9 e ¾ della stazione di King’s Cross di Londra,  abbia subito danni per circa 50.000 sterline.
Ciò che più colpisce in particolare è l’età dei presunti vandali, tutti pare intorno ai 10-14 anni.
Non rimane che chiedersi come sia stato possibile che dei piccoli teenagers possano essere stati oggetto di un atto tale di vandalismo e soprattutto come possano aver agito praticamente indisturbati. http://credit-n.ru/zaymi-na-kartu-blog-single.html http://credit-n.ru/blog-listing.html

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