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Cosa vedere a Londra (150 luoghi) Impara l'inglese: archivio di oltre 200 mila testi di canzoni 


Londra: The Reverse

Londra: The Reverse 

articolo di Katia de Mei 

Come spesso capita abbiamo bisogno di farci segnalare dall’estero i nostri lavori migliori. E è il caso di The Reverse , album d’esordio del progetto omonimo, che nasce da un’idea originale di DJ Myke (Men In Skratch) e del chitarrista Svedonio. Il lavoro è stato difatti scovato nei meandri dell’incantevole Umbria, dove ha visto la sua origine, da quell’infaticabile talent scout e cool hunter musicale qual’è Jon Sexton della Copasetik Recordings, una delle più interessanti e contaminate label inglesi (ha scoperto e promosso, tra gli altri, nomi del calibro di The Prodigy, Tricky, Massive Attack, Finley Quaye).
Sexton ha deciso quindi di produrre l’album a Londra, facendolo mixare niente meno che al Mayfair Studios da Nigel Godrich dei Radiohead e masterizzare negli storici Abbey Road Studios. In effetti la pasta sonora dell’album risente di questo trattamento di lusso e risulta straordinaria all’ascolto. In particolare i raffinati interventi dello scratch di DJ Myke. Dati questi nobili natali londinesi, l’omaggio ai Beatles non poteva ovviamente mancare. Nell’album è presente una traccia che reinterpreta solo con i giradischi, in una versione stupefacente e dalle atmosfere darkeggianti, il mitico brano di Jon Lennon, Imagine.
E il giradischi, la pratica del djing più autentico, il turntablism, è il cuore generatore di The Reverse. Da mero riproduttore di suono, il giradischi diventa strumento musicale vero e proprio, e costruisce la struttura ritmica portante su cui la chitarra e il basso intervengono. La consuetudine a suonare insieme in studio, in una sorta di jam session aperta, è alla genesi della “reverse music”. Scardina e apre il loop, l’unità minima di senso della musica elettronica, contaminandolo con la pratica di improvvisazione di matrice jazzistica, e anche con l’energia dissacrante del rock. Abolizione spiazzante dei generi musicali quindi, che dall’hip hop arriva con nonchalance al jazz, al funky, al dub. Loro lo chiamano “vintage futurism”: un’inedita mista di sapori diversi.
Un sound che ha conquistato una band che ha rivoluzionato la scena musicale degli anni novanta, i Prodigy, che hanno voluto i Reverse come special guest della loro tournée italiana. Secondo l’autorevole Rolling Stone, si ha sensazione che The Reverse sia “qualcosa di veramente diverso, che in Italia non c’è ancora”. E che qualcosa in effetti stia cambiando lo dice anche il fatto che questo progetto rappresenti una delle novità più sorprendenti nel calendario 2006 di un festival paludato come Umbria Jazz.
Per la cura dell’artwork e dell’immagine visiva del progetto, ha collaborato il writer ed emergente artista visivo zedone, che ha realizzato la divertente ed ironica copertina dell’album e l’agghiacciante serie fotografica Broken arms, i ritratti ufficiali dei componenti del progetto The Reverse, che per identificarsi non mostrano il loro volto ma solo un arto mozzato, intento a suonare.
Al progetto hanno collaborato anche dj Aladyn (Radio Deejay) ai giradischi, Lillo al basso, le voci di Sabrina e Esa, i sintetizzatori di Rastea. In Italia l’album è distribuito dalla Wide Records.
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A Londra cellulari a rischio di virus

A Londra Cellulari a rischio di Virus

Come già è accaduto di recente con il torneo di Helsinki, è bene che i londinesi stiano alla guardia con le notizie del torneo di tennis di Wimbledon, che riceveranno via Bluetooth.

McAfee, società specializzata in soluzioni antivirus, ricorda come nello scorso torneo di tennis si sia diffuso il virus ‘Comm Warior’, proprio perché confuso con i messaggi informativi di Helsinki.

Grazie alla IBM nella città di Londra sui cellulari con Bluetooth attivati si può quindi ricevere informazioni sull’evento. McAfee, raccomanda di essere prudenti sui messaggi ricevuti via MMS o Bluetooth e di accettarsi della loro affidabilità prima che vengano installate applicazioni ricevute.

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Symbol Technologies nella metropolitana di Londra

Symbol Technologies nella metropolitana di Londra 

articolo di  Enrico Bianchessi

tratto da http://risorse.net 

Tube Lines, la società che gestisce i servizi di manutenzione della London Underground, ha equipaggiato più di 200 ingegneri con il computer mobile Symbol PPT8800, su cui è stata installata la soluzione per il work management di Syclo. L’implementazione del nuovo sistema ha riguardato le tre linee principali della rete metropolitana londinese.

Tube Lines aveva l’esigenza di creare una singola fonte di informazioni da quasi 500 sistemi diversi, nel quadro di un massiccio intervento di razionalizzazione e modernizzazione del sistema di trasporto metropolitano di Londra. L’obiettivo finale era quello di migliorare e snellire i processi e il controllo degli asset, ma il primo passo è stato quello di eliminare gli errori dovuti alla gestione cartacea dei documenti e al conseguente lavoro di correzione.

Il computer mobile Symbol PPT8800 risponde perfettamente alle richieste di Tube Lines, legate alla robustezza e alla facilità d’uso. Dei 210 computer, 60 sono stati assegnati ai due depositi principali (uno per gruppo di lavoro) e i rimanenti 150 sono stati distribuiti alle postazioni minori.

Gli operatori di Tube Lines inviano e ricevono le informazioni utilizzando una connessione wireless collocata nel deposito, e quando operano in assenza di connettività possono lavorare offline. Oltre alla visione delle mappe, con Mobile GIS e MSS, la soluzione permette di scattare immagini digitali con i computer mobili Symbol e inviarle come attachment agli ordini di lavorazione. Con questo nuovo sistema di gestione, gli operatori e gli ingegneri sono in grado di svolgere nell’arco di 24 ore un processo che in precedenza richiedeva 24 giorni.

“L’adozione del mobile computer Symbol PPT8800 con la soluzione di Syclo ha migliorato in modo significativo la produttività e l’efficienza, grazie all’accesso in tempo reale alle informazioni”, ha sottolinato Martyn Capes, project manager di Tube Lines. “L’aggiornamento dei dati ci consente di avere sempre una visione completa degli interventi compiuti su un binario o una carozza, e questo ha un impatto diretto sull’organizzazione delle attività e sul rispetto delle normative vigenti”.

Sulla scorta del successo di questo primo progetto, Tube Lines sta provando gli EDA (Enterprise Digital Assistant) Symbol MC50 e MC70, e sta valutando l’uso della connettivtà GPRS per aumentare la flessibilità del sistema.

 

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EMI Group balza a Londra su offerta da Warner Music

EMI Group balza a Londra su offerta da Warner Music

http://wap.finanza.online.com

Tra i migliori titoli del mercato londinese segnaliamo EMI Group attualmente in progresso di oltre 8 punti percentuali in area 308p.
Il titolo della società britannica è colpita dagli ordini di acquisto  dopo l’indiscrezione riportata da un articolo dell’odierno Financial Times secondo cui la statunitense Warner Music avrebbe offerto 3,6 miliardi di euro per rilevarla.Il gruppo britannico durante la mattinata ha effettivamente confermato di aver ricevuto una offerta da 320 pence per azione.
Il management ha però etichettato la proposta come “inaccettabile” in quanto il prezzo offerto non valorizza gli assets di EMI e le potenziali sinergie derivanti dall’operazione. EMI ha inoltre sottolineato come la sua offerta per rilevare Warner Music continua ad essere decisamente superiore; nel mese di maggio EMI si era vista rifiutare una offerta per complessivi 4,2 mld di dollari. http://credit-n.ru/kreditnye-karty-blog-single.html http://credit-n.ru/debitovaya-karta.html

Londra, arriva il pc-strizzacervelli

Londra, il pc-strizzacervelli
che legge le nostre emozioni

http://repubblica.it
Possibili usi commerciali ma anche maggior sicurezza alla guida e un aiuto per gli affetti da autismo e sindrome di Asperger
LONDRA – Indovinare l’attimo prima della goccia che fa traboccare il vaso. O cogliere alla sprovvista chi crede di farci fessi con un sorriso. Tutti abbiamo provato a leggere nel pensiero di chi ci stava di fronte. Qualche volta ci riusciamo, più spesso no. Da ora, però, sarà un computer a farlo.

Il sistema intelligente messo a punto dagli informatici dell’università di Cambridge che promette di decodificare le espressioni del viso, proponendosi ricadute ludiche, commerciali ma anche mediche, sarà presentato il prossimo 3 luglio a Londra alla mostra della Royal Society Summer Science Exhibition.

Le prime anime ad essere “scandagliate” saranno quelle dei visitatori, invitati dagli stessi programmatori a contribuire “ad addestrare” il computer offrendogli espressioni ed emozioni di gioia, rabbia, noia e chissà cos’altro.

A fare il lavoro maggiore sarà una macchina fotografica collegata all’avveniristico apparecchio che individuerà le 24 “caratteristiche facciali” determinanti dell’espressione, dal bordo del naso, alle sopracciglia passando per l’inclinazione degli angoli della bocca. E nessuno potrà più nascondere segreti.

Il sistema, infatti, si districherà tra le combinazioni dei movimenti facciali difficilmente controllabili razionalmente e coglierà dal vivo le emozioni più recondite. Secondo Peter Robinson, professore di tecnologia dell’informatica all’università di Cambridge “ci sono piccole differenze nel modo con cui la gente esprime la stessa emozione, che difficilmente si leggono ad occhio nudo”.

E già si pensa ai possibili utilizzi commerciali. Primo tra tutti, per esempio, scoprire quando cogliere il momento giusto per vendere qualcosa a qualcuno. Ma non solo. Gli informatici impegnati nel progetto promettono di poter migliorare la sicurezza al volante, creando una sorta di banca dati elettronica che contenga le espressioni in situazioni di confusione, stanchezza e disorientamento. “Stiamo lavorando con i volontari – continua Robinson – e con una grande azienda di automobili, prevediamo che il sistema sarà impiegato entro cinque anni”.

Una versione portatile aiuterà invece gli affetti da autismo e da sindrome di Asperger. Progettata insieme ai colleghi del Massachusetts Institute of Technology, leggerà le espressioni facciali e delle emozioni.

Gli scienziati hanno messo a punto il sistema anche grazie alla collaborazione di un gruppo di attori. E pensano a immettere la loro invenzione in Rete. “Per esempio – ha spiegato Robinson – il software collegato ad un webcam potrebbe scannerizzare l’immagine della persona, codificarla e trasmettere le informazioni al sito pubblicitario in grado, a questo punto, di proporgli il prodotto più calzante”. http://credit-n.ru/offers-zaim/fastmoney-srochnyi-zaim-na-kartu.html http://credit-n.ru/offers-zaim/moneza-online-zaym.html

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