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Londra studia il rating dei video web

Londra studia il rating dei video web

http://punto-informatico.it

articolo di Tommaso Lombardi
Il governo britannico deciderà se estendere ai video su Internet le attività dell’ufficio per la censura degli audiovisivi tradizionali: in arrivo bollini e divieti?
 

Londra – La British Board of Film Classification, l’ente britannico che vigila sui contenuti dei film per il piccolo e grande schermo, ha proposto l’adozione di rating per gli audiovisivi online. Se l’amministrazione Blair dovesse approvare la proposta normativa, i filmati distribuiti attraverso le piattaforme interattive come il celebre YouTube, ad esempio, dovranno essere controllati e “marchiati” con bollini, così da fornire indicazioni immediate sulla natura dei contenuti proposti.

La notizia arriva dal quotidiano The Guardian, che commenta: “La BBFC corre il rischio di dover passare qualche secolo a censire i contenuti online, se vuole applicare i metodi classici finora utilizzati per la regolamentazione di TV e cinema”. La possibilità di fruire dei contenuti multimediali direttamente dal browser, in modo immediato e pratico grazie a connettività veloce ed interfacce web intuitive, ha portato ad una crescita esponenziale e senza controllo dei contenuti audiovisivi, soprattutto per quanto riguarda i filmati autoprodotti.

È per questo che i portavoce degli uffici di BBFC fanno sapere che la proposta di censire i contenuti online è un’occasione per sperimentare un approccio alternativo alla questione. “Non vogliamo bloccare l’accesso a nessun tipo di sito, così come non vogliamo oscurare alcunché”, dice la rappresentante di BBFC, Sue Clark: “Crediamo soltanto che la maggior parte dei filmati pubblicati su Internet non siano adatti alla totalità del pubblico e non sia esattamente ciò che la maggior parte delle persone vorrebbero vedere”.

Clark parla ad esempio di alcuni montaggi amatoriali, diffusi soprattutto sulle reti P2P, che uniscono numerosi filmati estrapolati sul terrorismo islamista: immagini violente e forti, dove ad esempio viene mostrata la decapitazione di un ostaggio. Secondo la legge britannica, un tale montaggio distribuito attraverso i canali tradizionali avrebbe ottenuto un rating simile al nostrano “VM 18”, mentre su Internet non esiste alcun tipo di etichetta o codice che ne permetta l’identificazione immediata.

È per questo che, conclude Sue Clark, “servirebbe un sistema standard per separare le categorie dei contenuti online, così che le persone capiscano subito se si tratta di materiali che possono vedere o meno”. BBFC intende avviare trattative direttamente con i content provider e con tutte le aziende che operano nel settore della diffusione dei contenuti online: l’obiettivo sarebbe una sorta di codice d’autoregolamentazione per gli editori digitali.

La domanda nasce quindi spontanea: se al giorno d’oggi chiunque può diventare editore, come è possibile avere un sistema di autoregolamentazione talmente ampio e condiviso da comprendere tutta la popolazione online? Il problema, almeno per il momento, non sembra sfiorare i pensieri dei legislatori e dei censori britannici.

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Aste, venduto quadro di Schiele ritrovato per 21,7 mln di dollari

Aste,venduto quadro di Schiele ritrovato per 21,7 mln di dollari
Londra (Reuters) – Un dipinto dell’espressionista austriaco Egon Schiele ritrovato dopo essere rimasto disperso per oltre 60 anni è stato venduto ad un collezionista privato dopo una breve apparizione pubblica.

La società newyorkese Eykyn Maclean ha acquistato il dipinto, “Herbstsonne” (Girasoli appassiti) ad un’asta da Christie’s a Londra martedì per 21,7 milioni di dollari, quasi il doppio del prezzo stimato per il dipinto, che si temeva fosse andato distrutto dopo essere stato sequestrato dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale.

Chris Eykyn, della Eykyn Maclean, ha detto di aver acquistato il dipinto per conto di un anonimo acquirente europeo che intende tenere il quadro per la sua collezione privata.

“Questo dipinto è un vero capolavoro, davvero sofisticato e questa è un’opportunità che ti capita una volta nella vita. L’acquirente ora ne può godere”, ha detto Eykyn a Reuters.

Il quadro faceva parte di una collezione di circa 50 dipinti di proprietà del collezionista d’arte austriaco Karl Gruenwald confiscata dai nazisti in Francia e venduti ad un’asta nel 1942.

Gruenwald tentò senza successo di trovare la sua collezione dopo la guerra. Morì nel 1964 e anche i tentativi di uno dei suoi figli di localizzare i dipinti rimasero senza successo.

Ma alla fine del 2005, la casa d’aste Christie’s è stata contattata da una persona che ha detto di aver acquistato il quadro insieme ad un appartamento in Francia qualche anno prima. Non aveva particolare esperienza con l’arte e richiedeva una valutazione del dipinto.

Gli specialisti di Christie’s rimasero stupiti nello scoprire che il dipinto era il capolavoro disperso dipinto nel 1914.

Quando il proprietario — che vuole restare anonimo — ha realizzato l’importanza del dipinto, lo ha restituito agli eredi di Gruenwald, che lo hanno messo all’asta.

Il prezzo pagato lo rende il secondo quadro di Schiele più caro dopo “Krumauer Landschaft”, venduto per 23,2 milioni di dollari nel 2003.
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Londra: Web design Event

Londra l’@media 2006

Evento dedicato al web design

Articolo di Alessandro Chinazzo

da http://tgcom.mediaset.it

 

La scorsa settimana si è tenuto a Londra @media 2006, un evento di due giorni dedicato al web design durante il quale sono intervenute alcune delle personalità più importanti nel panorama internazionale, molte delle quali facenti parte di gruppi di lavoro del w3c (world wide web consortium), il consorzio che si occupa di elaborare, valutare e standardizzare le tecnologie utilizzate nel web. Si è parlato di design, programmazione, web standards, web “sociale” e accessibilità.
La partecipazione all’evento – giunto alla seconda edizione – è stata molto buona (800 partecipanti), raddoppiando i numeri dell’anno scorso. La manifestazione ha raccolto partecipanti da tutto il mondo: Stati Uniti, Australia, Nord Europa. Da segnalare – purtroppo – la scarsissima rappresentanza italiana, che non ha raggiunto nemmeno le dieci presenze. Fra i diversi relatori che si sono alternati nel fitto programma vanno citati tra gli altri: Andy Budd, l’autore del libro “CSS Mastery: Advanced Web Standards Solutions”; Tantek Çelik, responsabile tecnico di Technorati e co-fondatore di Microformats.org; Molly E. Holzschlag, Group Leader del Web Standards Project (WaSP); Dave Shea, creatore di csszengarden.com, e Chris Wilson, program manager della piattaforma Internet Explorer, che ha presentato l’imminente Internet Explorer 7 (già disponibile in versione beta).

 Il livello delle presentazioni è stato mediamente molto buono; ottime quelle presentate da un solo speaker, un po’ meno brillanti quelle presentate da più relatori.

Tipicamente anglosassone l’atmosfera che si è respirata: molto informale e divertente, non sono mancate feste ed occasioni per socializzare con gli speakers (molto disponibili, n.d.r.) e con gli altri partecipanti. Non solo un’occasione per scoprire le ultime novità del settore, quindi, ma anche un’importante opportunità per confrontarsi con le personalità che hanno cambiato il modo di intendere il web negli ultimi anni.

 

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Tennis: Wimbledon, anche la Pierce salta Londra

Tennis: Wimbledon, anche la Pierce salta Londra

http://sportal.it
Un nuovo forfait importante per Wimbledon, terzo torneo dello Slam nella stagione, al via lunedì sull’erba londinese. Alle assenze delle statunitensi Serena Williams e Lindsay Davenport si è infatti aggiunta quella di Mary Pierce.
La francese è ancora alle prese con un problema ai tendini del piede destro, infortunio che l’ha costretta a saltare anche il Roland Garros.
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Un quadro di Modigliani venduto per 24 milioni di euro

UN QUADRO DI MODIGLIANI VENDUTO PER 24 MILIONI DI EURO 
(Ansa)
LONDRA – Un quadro di Amedeo Modigliani – un ritratto di Jeanne Hebuterne, sua moglie e musa – e’ stato venduto a Londra per 16,3 milioni di sterline (23,9 milioni di euro), a un’asta di Sotheby’s dedicata a opere di impressionisti e di arte moderna. La tela, intitolata ‘Jeanne Hebuterne (con cappello)’, fu dipinta dall’artista livornese nel 1919, un anno prima della sua morte.

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