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Tra passato e futuro: l'UNESCO lancia l'allarme per la Torre di Londra

Tra passato e futuro: l’UNESCO lancia l’allarme per la Torre di Londra

L’Unesco (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) conosciuta al mondo intero per dirigere e mantenere la lista dei patrimoni dell’umanità, sta pensando di introdurre la Torre di Londra nella lista dei patrimoni in pericolo.

La notizie arriva quasi come una minaccia al governo inglese, il quale si vede costretto, entro la fine del mese di gennaio, a dimostrare ufficialmente che il complesso architettonico e simbolismo storico della Torre di Londra continua ad avere la dovuta protezione.
La Torre di Londra è uno dei monumenti maggiori della capitale inglese e punto di forte visita turistica da tutto il mondo. Situata nella parte nord del tamigi, nella zona conosciuta come Tower Hill, venne costruita nel 1097 da Guglielmo il Conquistatore. Nel passato è stata fortezza, palazzo reale e prigione e ancora oggi custodisce tra l’altro i gioielli della Regina.
L’Unesco ha lanciato l’allarme rispetto ai piani urbani londinesi di voler costruire un certo numero di grattacieli nelle vicinanze della Torre di Londra.
È infatti in corso a Londra una nuova planimetria urbana che prevede tra l’altro la costruzione in quel di London Bridge del grattacielo più alto d’Inghilterra (306 metri), il cui nome sarà Shard of Glass.
L’organizzazione dell’ONU ha intimato al governo inglese di presentare entro la fine del mese corrente delle soddisfacienti prove che la planimetria urbana proposta prenda in considerazione il simbolismo storico della Torre di Londra.
Dal canto suo il ministero della cultura inglese ha dichiarato l’impossibilità di ritirare l’attuale pianificazione urbana la quale, si aggiunge, è stata attentamente elaborata con l’ausilio di un’inchiesta pubblica sul possibile impatto ambientale delle nuove costruzioni nel territorio.
La dichiarazione dell’UNESCO assume un allarme di importanti proporzioni. Se infatti, il governo inglese, rappresentato dal ministero degli affari culturali, dello sport e dello spettacolo, fallisce di dare prova alle raccomandazioni richieste, la Torre di Londra potrebbe diventare il primo monumento nel mondo industrializzato ad essere incluso nella lista dei patrimoni mondiali in pericolo di estinzione.
Per ora non ci rimane che attendere alla fine di giugno, mese in cui l’UNESCO farà rendere nota al mondo intero la propria decisione. http://credit-n.ru/ipoteka.html http://credit-n.ru/blog-listing.html

La nuova politica anti-traffico del governo inglese? Pagare in base alle miglia percorse

La nuova politica anti-traffico del governo inglese? Pagare in base alle miglia percorse

Gli inglesi le pensano proprio tutte per ridurre il traffico cittadino. E sino ad ora la politica adottata dal governo inglese di Tony Blair e dall’amministrazione comunale di Ken Livingstone non è stata niente male.
Per chi ha la possibilità di viaggiare tra le maggiori (ma anche minori) città italiane e la capitale inglese, il paragone è di dovere. Un esempio per tutti: mai si sono viste a Londra macchine parcheggiate lungo la strada, o meglio lungo i marciapiedi, quadro costante della quotidianeità italiana.
Usare la macchina a Londra non conviene, questa è la verità.
E non conviene per una miriade di motivi, primo tra tutti la nota efficienza dei trasporti urbani (cari ma funzionali). Seguono, la famosa congestion charge (la tassa automobilistica di entrate nel cuore centrale della capitale), gli alti prezzi di mantenimento di un’ auto, e la dichiarata non necessità degli inglesi (e di altri residenti nella capitale) di possedere una macchina.
Ma a quanto pare questo non basta ai politici inglesi e così il governo decide di varare una tassa sulle miglia percorse all’interno della verde metropoli londinese.
Le stime iniziali e gli studi effettuati su tale proposta ci informano che con questo tipo di tassa si può arrivare a pagare nel rush hour (ora di punta) fino a 1,34 sterline (2 euro) a miglio (1,6 km).
Le reazioni non si sono fatte attendere e una vistosa petizione on line che ha raccolto 165.000 firme in pochi giorni è stata presentata a chi di dovere.
È anche vero che la proposta dell’amministrazione inglese non è stata fatta con leggerezza, come qualcuno vorrebbe sostenere.
Infatti, il governo inglese ha  investito quasi 10 milioni di sterline per trovare la soluzione al problema del traffico stradale. Gli esperti in materia di trasporti ritengono che, senza una azione radicale come quella proposta, nell’arco di 20-30 anni potrebbe esserci la paralisi totale delle principali arterie cittadine e nazionali.
La battaglia tra proposta e petizione continua, quest’ultima si prevede possa raggiungere ben 500.000 firme al 20 febbraio 2007, data ultima di presentazione. Stiamo a vedere dove l’ago della bilancia penderà stavolta. http://credit-n.ru/offers-zaim/srochnodengi-online-zaymi.html http://credit-n.ru/business-kredit.html

Londra: si apre l'inchiesta giudiziaria sulla morte di Lady Di

Londra: si apre l’inchiesta giudiziaria sulla morte di Lady Di

Dopo tre anni di pausa, si avvia oggi l’inchiesta giudiziaria della Royal Court of Justice di Londra sulla morte della principessa Diana e del suo partner Dodi al Fayed, figlio del noto proprietario dei magazzini Harrods, Mohammed al Fayed.

Diana e Dodi persero la vita in un incidente automobilistico a Parigi nel 1997.

L’inchiesta giudiziaria vera e propria dovrebbe iniziare verso la fine del corrente anno. L’inchiesta giudiziaria si riapre dopo una pausa durata tre anni durante la quale si sono attesi i risultati dell’inchiesta della polizia britannica.

A breve tuttavia si deciderà se il caso dovrà essere sottoposto o meno a una giuria.

Da notare che sia la polizia britannica che quella francese, avevano scartato le tesi complottiste e concluso che la morte della principessa era dovuta ad un tragico incidente.
La tesi del complotto, sostenuta tra l’altro da Mohammed al Fayed, padre di Dodi, sostiene infatti che la morte di Lady Diana sia stata causata dagli agenti segreti britannici che secondo alcuni sarebbero stati agli ordini del marito della regina Elisabetta, il duca Filippo, o addirittura del principe Carlo, ex marito di Diana. http://credit-n.ru/offers-zaim/creditter-srochnye-zaymi-online.html http://credit-n.ru/offers-zaim/moneza-online-zaym.html

Londra: Tony Hadley (ex-Spandau Ballet) attore nel musical 'Chicago'

Londra: Tony Hadley (ex-Spandau Ballet) attore nel musical ‘Chicago’

Tony Hadley, vocalista degli Spandau Ballet e da alcuni anni cantante solista nel panorama musicale inglese, debutta come attore.

Hadley, 46 anni e papà per la quarta volta lo scorso Dicembre, debutterà come attore il prossimo 29 Gennaio nel mitico musical londinese di ‘Chicago’.

La sua permanenza nel cast di Chicago è annunciata fino al 24 Marzo.

Chicago è uno dei musical più in voga nel west-end londinese e dal 1997 vanta un totale di 4 millioni di spettatori.

Chissà se la bella voce del solista degli Spandau Ballet ci rifarà sognare come un tempo… http://credit-n.ru/offers-zaim/webbankir-online-zaim-na-kartu.html http://credit-n.ru/blog-listing.html

Aumenta il costo dei trasporti a Londra

Aumenta il costo dei trasporti a Londra

Il biglietto dei trasporti  londinesi (bus e metropolitana), aumenta con il 2007. Anche per i turisti le cose peggiorano, sei euro per corsa. A ben vedere però chi mai fa corse singole… solitamente si comprano “tessere” per una settimana, un mese, o il fine settimana in caso di turisti. Con le travelcard (oppure con la Oyster card) il costo delle corse è molto molto inferiore ai 6 euro, ma anche queste card subiranno aumenti.

Contenti della notizia ovviamente i tassisti! In caso di trasporto di 4 persone di sicuro il taxi sarà più conveniente.

I pendolari e le associazioni dei consumatori si lamentano, consatatando che gli abbonamenti mensili costano a Londra più del doppio rispetto a New York Parigi o Roma. In effetti Londra è la città più cara, seguita da Tokyo, mentre in Europa il prezzo medio di un biglietto è circa 2 euro. http://credit-n.ru/offers-zaim/creditplus-online-zaimi.html http://credit-n.ru/zaymyi-v-ukraine.html

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