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Segue on line flussi di denaro per prevedere epidemie

Segue on line flussi di denaro per prevedere epidemie
 
di Patricia Reaney

LONDRA (Reuters) – Un popolare sito web che traccia la circolazione geografica del denaro potrebbe fornire nuove intuizioni per prevedere la diffusione di infezioni come l’influenza aviaria.

Il denaro, come le malattie, è portato dalla gente in giro per il mondo, dunque non c’è migliore modo di seguire la diffusione di una possibile pandemia di influenza che quello di seguire la circolazione dei dollari, hanno concluso alcuni studiosi.

Un gruppo di ricercatori in Germania e negli Usa hanno dunque iniziato a sviluppare un modello matematico dei viaggi umani che possa essere usato per tracciare la diffusione di future pandemie.

“Ci sono alcune regole generali che governano i viaggi umani e che possono essere usate per sviluppare una nuova classe di modelli per le malattie infettive”, ha detto il dottor Dirk Brockmann, un medico dell’Istituto tedesco Max Planck per la Dinamica e l’Autorganizzazione, che ha sede a Gottinga.

Gli esperti sanitari temono che la variante altamente patogena del virus H5N1, che ha provocato la morte di almeno 82 persone in sei paesi dal 2003 a oggi, possa trasformarsi in un’infezione che si trasmette facilmente tra gli umani, favorendo una pandemia.

“Ora possiamo immergerci nei campi di variabili che a nostro avviso si applicheranno all’influenza e poi simulare una pandemia che si diffonda attraverso l’Europa e vedere cosa succede”, ha detto Brockmann, che mercoledì scorso ha pubblicato un articolo sulle sue conclusioni sulla rivista specializzata Nature.

Oltre a fornire intuizioni su come si diffonderebbe una infezione, modelli matematici e simulazioni computerizzate possono contribuire a sviluppare misure per combatterla, ha aggiunto il ricercatore.

Il movimento umano è la principale causa di diffusione di malattie infettive, ma con il viaggio moderno, che comprende spostamenti in nave, aerei, treni e altri mezzi di trasporto, è virtualmente impossibile compilare un insieme comprensivo di dati sul movimento.

Gli scienziati hanno analizzato le informazioni del sito www.wheresgeorge.com, un sistema che traccia online i movimenti di denaro. Gli utenti, che per la maggior parte scrivono l’indirizzo del sito sulle banconote che usano, si registrano sul sito e seguono le tracce del loro denaro dopo averlo speso.

Sul sito sono state registrate circa 50 milioni di banconote, secondo Brockmann.

Le informazioni provenienti dal sito hanno consentito al ricercatori di sviluppare una teoria matematica sul comportamento umano del viaggio.

Quando gli studiosi hanno raffrontato i loro risultati coi flussi di reti di aviazione negli Usa, hanno scoperto che c’è una correlazione molto stretta.

“Si tratta di una stima molto buona sui viaggi umani”, ha detto Brockmann. “Le cose che abbiamo osservato negli Stati Uniti potrebbero essere valide anche per l’Europa o il Canada. Se così fosse, potremmo sviluppare un modello per la diffusione di malattie infettive che possa rivelare le caratteristiche universali delle moderne pandemie”.

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Il Tour 2007 parte da Londra

Il tour a LondraIl Tour 2007 parte da Londra
 
24/1/2006 – Londra – Il Tour de France del 2007 partirà da Londra. Lo ha annunciato Ken Livingstone, sindaco della citta’ che per la prima volta sara’ toccata dalla Grande Boucle. “Sono orgoglioso di annunciare che Londra si e’ aggiudicata la ‘Grand Depart’ del Tour de France nel luglio 2007. Ospitare la prima tappa della leggendaria corsa a tappe non potra’ che giovare all’immagine del ciclismo nella capitale, attirerà molti turisti e candiderà Londra ad ospitare altri eventi sportivi di portata internazionale”
Il Tour è una novità assoluta per Londra ma non per l’Inghilterra. La corsa sbarcò a Plymouth nel 1974 e ha varcato la Manica anche nel 1994. Per ospitare la partenza dell’edizione del prossimo anno, Londra ha dovuto superare la concorrenza svizzera di Lugano, quella danese di Herning e quella olandese di Rotterdam e Utrecht. Il 6 luglio del prossimo anno Londra ospiterà la cerimonia d’apertura, mentre il prologo è in programma 24 ore più tardi. L’8 luglio, infine, scatterà la prima tappa.

Fonte: Adnkronos http://credit-n.ru/blog-listing.html http://credit-n.ru/trips.html

Principe Harry verso l'Iraq

Principe HarryPrincipe Harry verso l’Iraq

(Tratto da Quotidiano nazionale)
 
Il figlio minore di Carlo d’Inghilterra entrerà nel reggimento di cavalleria e, nel caso di missione, potrebbe partire per l’Iraq 

 LONDRA, 25 gennaio 2006 – A volte essere principi vuol dire fare delle scelte importanti e molto responsabili.

Il principe Harry, in passato più celebre per le notti ‘folli’ in compagnia di amici e di alcool più che per scelte responsabili, ha scelto: entrerà nel reggimento di cavalleria, la Household Cavalry, un reggimento che è già stato utilizzato e che potrebbe essere dispiegato nuovamente in Iraq nei prossimi mesi, nel qual caso anche il figlio di Carlo e Diana partirebbe per il fronte.

Harry, che sta completando la sua formazione all’accademia di Sandhurst, dove è entrato anche il fratello maggiore William, ha scelto i Blues and Royals, ovvero la parte della cavalleria che insieme alle cosiddette Life Guards ha come compito istituzionale la protezione della Regina nel corso delle cerimonie.

Dopo la fine del training a Sandhurst in aprile, Harry potrebbe anche trovarsi a dover vigilare su sua nonna, Elisabetta II. Molte persone collegate con la vita di Harry hanno un legame con la Household Cavalry: l’ex marito di Camilla Parker Bowles, ora sua matrigna con il titolo di duchessa di Cornovaglia, ha servito con i Blues and Royals, mentre James Hewitt, ex amante di sua madre Diana, ha passato 17 anni nel reggimento, servendo anche in Iraq nella prima guerra nel Golfo.

Un portavoce del ministero della difesa a Londra ha confermato che Harry potrebbe dover partire per l’Iraq: ‘Se il suo squadrone di cavalleria andrà in Iraq, ci andrà probabilmente anche lui’. Harry entrerà nella divisione corazzata (c’è poi una divisione a cavallo che fa esclusivamente cerimoniale), il che rende più probabile un impiego in missione operativa. Tuttavia, per andare in combattimento deve essere autorizzato dai vertici della difesa britannica e dalla Casa Reale. I Blues and Royal sono già stati impegnati in combattimento in Iraq, e hanno lasciato sul terreno diversi caduti. Il loro compito, durante la campagna nella regione di Bassora, è stato quello di pattuglia, fungendo da ‘occhi e orecchi’ del comandante delle forze britanniche, muovendosi a bordo di blindati Scimitar
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La Formula uno a Londra costa troppo

Formula uno a LondraLa Formula uno a Londra costa troppo

(Tratto da Racingworld.it)

Un Gran Premio a Londra costa troppo
 
25/01/2006 – 18:58 – Da quando la Formula 1 si è esibita tra le vie di Regent Street (nella foto Nigel Mansell sulla Jordan) si è spesso parlato di un Gran Premio cittadino a Londra. Ma il sindaco della capitale inglese, Ken Livingstone, ha ammesso che un’ipotesi del genere difficilmente si verificherà. Organizzare un evento di tale portata potrebbe richiedere la somma di cento milioni di dollari, contro i tre (o poco meno) necessari per garantirsi l’apertura del Tour De France 2007, come annunciato in questi giorni. “Ci vogliono decisamente meno soldi”, ha dichiarato Livingstone. “Se Bernie Ecclestone tornasse indietro e dicesse che non dovremmo preoccuparci dell’aspetto economico, allora ci potremo ripensare”.
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Frutta e verdura per prevenire l'ictus

Frutta e verdura per prevenire l’ictus
 
Frutta e verdura non dovrebbero mancare sulle nostre tavole se si vuole aiutare l’organismo a prevenire gli ictus. Uno studio condotto presso la St. George’s University di Londra, ha evidenziato che il rischio ictus può essere ridotto fino al 26% mangiando almeno cinque porzioni di frutta e verdura durante il giorno e anche con quantitativi inferiori si possono avere dei benefici, già con tre porzioni si riducono i rischi dell’11 %. I risultati di questa meta-analisi sono stati pubblicati sulla rivista scientifica inglese Lancet.

Medici e nutrizionisti concordano sul fatto che alimenti come frutta e verdura dovrebbero essere sempre presenti nella dieta di tutte le persone. Precedenti studi avevano già associato questi alimenti con una diminuzione del rischio di ictus ma mai in maniera definitiva e sempre con alcune riserve.

Se si considera che l’ictus è la terza causa di morte e la prima per disabilità a livello mondiale, poter dare un valido consiglio di prevenzione, riconosciuto definitivamente a livello scientifico, è stato l’obiettivo prefissatosi dai ricercatori.

La ricerca ha impegnato uno staff dell’University of London, coordinato da Feng He, in una vasta analisi che ha riesaminato i datti relativi a otto precedenti studi riguardanti il consumo di frutta e verdura e rischio-ictus. Il totale dei casi clinici era notevole e variegato, riguardavano persone di vari paesi di Europa, Usa e Giappone, e su 257.551 individui esaminati 4917 avevano avuto un ictus.

Il datti raccolti hanno evidenziato che l’incidenza di ictus è più alta in quelle persone che non consumano frutta e verdura o ne consumano meno di tre porzioni al giorno. Al contrario il rischio diminuisce dell”11 % nelle persone che consumano mediamente tre razioni giornaliere e addirittura del 26% nei casi in cui se ne consumino almeno cinque.

I ricercatori spiegano che attualmente il consumo medio di frutta e verdura giornaliero e di tre porzioni, secondo quanto emerso dall’analisi il quantitativo consigliato minimo dovrebbe essere portato almeno a cinque o più porzioni.

Se si considera che la dieta è uno dei fattori di rischio più facilmente modificabili al fine di migliorare la prevenzione di determinate malattie, bisognerebbe sensibilizzare le persone sin da piccole a una corretta alimentazione. Bisogna anche considerare che un aumento di vegetali nella dieta e una diminuzione di altri alimenti come la carne, oltre a ridurre significativamente l’incidenza di ictus e patologie cardiovascolari previene la formazione di numerose forme tumorali.

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