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Al Saint Mary di Londra Robot-dottore

 Al Saint Mary di Londra Robot-dottore

Una cosa da fantascenza sta per diventare forse realtà. Un robot dottore che cura i pazienti lavora all’istituto Saint Mary di Londra e si chiama “Sister Mary”. In realtà si tratta di un ultra sofisticato RP6 Robot, che sta per Remote Presence Robot. Il robot assomiglia ad un guscio e viene azionato grazie a un joystick, simile a quelli usati per i videogiochi. I medici potranno comandare a distanza il robot per tenere sotto controllo lo stato dei pazienti in corsia.

Con un sistema di controllo Wi-Fi, Sister Mary si muove agilmente tra i reparti dell’ospedale. Il dr.Parv Sains, dell’ospedale Saint Mary, si dice convinto che Sister Mary potrà dare il dono dell’ubiquità a tutti i dottori e sarà utilissimo per snellire le liste d’attesa dei pazienti. “Molti specialisti”, dice “specialmente quelli più esperti ed anziani, dovrebbero essere disponibili in più luoghi e nello stesso tempo: adesso abbiamo trovato la soluzione adatta a questo problema”. Attraverso lo schermo del robot, il medico potrà dare consigli, supervisionare cartelle cliniche e persino fare diagnosi. Senza lasciare il proprio ufficio. Una cosa del genere servirebbe anche nei nostri ospedali in Italia, speriamo arrivi presto.

Per ora Sister Mary non è in grado di intervenire direttamente sui pazienti. Delegare tutte le attività di un medico in carne ed ossa, è al momento ancora impossibile. Tuttavia le speranze degli scienziati dell’università Imperial College di Londra, creatori del robot, sono la sperimentazione di simili apparecchi anche per condurre operazioni chirurgiche. http://credit-n.ru/zaymi-online-blog-single.html http://credit-n.ru/offers-zaim/vivus-potrebitelskie-zaymy-online.html

Possibile multa per i proprietari di un labrador obeso

Possibile multa per i proprietari di un labrador obeso
Lobesità in Gran bretagna è diventata un caso nazionale, un nemico da combattere. Infatti è rutenuta la più grave minaccia per la salute dopo il fumo. Sta di fatto che i proprietari di un labrador verranno probabilmente multati perchè avevano fatto si’ che il loro cane diventasse troppo grasso. Rusty, nove anni, è arrivato a pesare 73 chilogrammi, mangiando di tutto, gli mancava il fiato e sembra più che un cane, un leone marino. La protezione animali, dopo una visita veterinaria, ha contattato i padroni del labrador, i fratelli Benton, ed ha deciso di denunciarli. Dopo una prima prima udienza al tribunale di Ely, David Benton, uno dei fratelli, ha dichiarato che il cane ”e’ sempre stato grasso fin da quando era cucciolo” e che secondo lui non sta male. Ma secondo l’accusa i fratelli dovrebbero essere multati per crudeltàcontro gli animali. Se questo dovesse accadere ci sarebbe un importante precedente per la salvaguardia degli animali domestici. http://credit-n.ru/trips.html http://credit-n.ru/debitovaya-karta.html

Arriva la pillola maschile in Inghilterra

Arriva la pillola maschile in Inghilterra

Rivoluzione nel costume, pillola contraccettiva anche per gli uomini, senza ormoni, e dura alcune ore. Poi, la fertilità viene completamente ripristinata. La scoperta è stata ottenuta dai ricercatori del King’s College di Londra e renderebbe questa pillola molto più accettabile, anche psicologicamente, per l’uomo altri contraccettivi di questo tipo, alteravano i livelli ormonali e andavano assunti su un arco di tempo più lungo.

L’idea della pillola maschile è venuta ai ricercatori osservando che i medicinali contro l’alta pressione e la schizofrenia prevengono anche l’eiaculazione. Il “pillolo” sarebbe molto gradito anche alle donne e non poco. Infatti, uno dei possibili effetti collaterali della pillola femminile è l’aumento del rischio di infarto e di attacco cardiaco.

Inoltre, la soddisfazione sessuale non viene compromessa dalla pillola maschile, dicono i ricercatori, e l’assenza di ormoni fa sì che nel giro di qualche ora la fertilità dell’uomo ritorni normale. I medici promettono che anche se il paziente prendesse la pillola per diversi mesi, una volta interrotto il trattamento la sua fertilità ritornebbe. Uno degli aspetti più interessanti del nuovo farmaco è l’assenza di ormoni, che hanno in genere effetti collaterali come le vampate di calore e gli sbalzi di umore. Si prevede la messa in commercio in quattro/cinque anni. http://credit-n.ru/offers-zaim/fastmoney-srochnyi-zaim-na-kartu.html http://credit-n.ru/zaymyi-v-ukraine.html

Allarme radioattivo a Londra

Allarme radioattivo a Londra

Per le autorità sanitarie britanniche è allarme radioattivo dopo la morte dell’ex spia russa Alexander Livtinenko, ucciso a quanto sembra dal polonio 210. Infatti tutte le persone che si trovavano, lo scorso primo novembre, nel sushi bar o nell’albergo dove Litvinengko si era fermato il Millenium Hotel, sono state invitate, a mettersi in contatto con la sede piu’ vicina dell’agenzia per la protezione della salute londinese.

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Studio della Confcommercio per avviare un'impresa: rapporto Italia-Londra

Studio della Confcommercio per avviare un’impresa: rapporto Italia-Londra
 
Si sa, fare impresa in Italia, è un vero e proprio percorso a ostacoli. Si calcola che nel nostro Paese, avviare un’azienda costa diciassette volte di più rispetto al Regno Unito. Come se non bastasse, è necessario, poi, espletare ben diciassette diversi passaggi presso gli uffici della Pubblica amministrazione, spendendo non meno di 284 giorni, al fine di ottenere permessi e autorizzazioni necessari per la costruzione di un immobile da destinare a uso magazzino. Un incubo che spesso scoraggia chi vuole fare impresa.

Ma è tutto. Avviata l’attività si arriva al risveglio dall’incubo, che non è certo meglio. Occorrono addirittura 40 passaggi legali-amministrativi e 1.210 giorni prima di ottenere una sentenza ingiuntiva atta a risolvere un eventuale contenzioso commerciale.

Per costituire una nuova azienda in forma societaria in Italia, infatti, è necessario espletare nove diversi adempimenti amministrativi e fiscali iniziali, con un impiego di tempo di almeno 13 giornate lavorative e un costo complessivo di circa 3.600 euro. Questo significa che un imprenditore italiano parte già svantaggiato rispetto ai suoi principali concorrenti stranieri: i costi di start-up sono pari a 17 volte quelli di un competitor inglese (207 euro richiesti nel Regno Unito) o pari a 11 volte la spesa necessaria in Francia (mediamente 301 euro). La spesa complessiva a carico del sistema produttivo per l’espletamento degli adempimenti amministrativi si può stimare in oltre 13,7 miliardi di euro nel 2005, pari a circa l’un per cento del Pil, con un costo medio per impresa di circa 11.600 euro. Le imprese del commercio, del terziario avanzato e degli altri servizi, in particolare, partecipano a tale ammontare complessivo con una quota maggioritaria, pari al 59,7 per cento e corrispondente a quasi 8,2 miliardi di euro. Difficile comptere con questa zavorra iniziale.
Sviluppare un qualsiasi  tipo di impresa commerciale non è meno difficoltoso della fase di avvio, a causa delle lungaggini burocratiche e dei costi imputabili a norme, regolamenti e prescrizioni da osservare. Ad esempio, rileva il rapporto Censis-Confcommercio, per ottenere le autorizzazioni necessarie per la costruzione di un immobile da destinare a uso magazzino (17 pratiche nell’insieme) in Italia occorrono mediamente 284 giorni (solo 69 giorni negli Stati Uniti), con un costo medio di oltre 34mila euro (il triplo rispetto alla Spagna).
Ad ostacolare è anche il numero di procedure legali richieste per la registrazione di una proprietà (ad esempio, un terreno o un fabbricato necessari all’imprenditore per la sua attività economica). In Italia risulta doppio rispetto al valore medio riferito ai paesi Ocse, con otto successivi passaggi burocratici. Per pagare poi imposte e contributi (15 diversi versamenti nel corso dell’anno, tra imposte nazionali e tasse locali ) il titolare di una impresa italiana perde complessivamente 360 ore (203 ore la media Ocse).  

Con la legge finanziaria varata a fine 2006 sarà possibile, così dicono gli ottimisti, aprire una azienda in un giorno, andando così incontro a una richiesta di sburocratizazione che veniva richiesta da più parti da tanti anni. Speriamo bene. http://credit-n.ru/calc.html http://credit-n.ru/kreditnye-karty-blog-single.html

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