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Dodi e Diana assassinati

Lady Diana“Dodi e Diana assassinati”
di ALESSANDRO OPPES

(Gentilmente tratto dal quotidiano la Republica)

MADRID – Un complotto ordito dalla famiglia reale e dai servizi segreti britannici. A cinque anni esatti dalla tragedia di Parigi, da quello schianto mortale nel tunnel dell’Alma, Mohammed Al-Fayed non vede altra spiegazione all’incidente nel quale persero la vita il figlio Dodi e la principessa Diana. “Li hanno assassinati loro”, ringhia il magnate egiziano in una intervista-bomba rilasciata al magazine domenicale del quotidiano spagnolo El Mundo. Dice e interpreta, fa supposizioni e insulta, ma non porta nessuna prova concreta, confidando probabilmente in una nuova inchiesta che a partire dal prossimo anno potrebbe riaprire il caso, dopo la recente nomina di un nuovo giudice istruttore.

La “cospirazione”: una convinzione, anzi una certezza che gli viene dal fatto che i Windsor “non hanno mai accettato Dodi”. E questo, per Al-Fayed, “è razzismo”, proprio come quello del quale lui stesso si sente vittima da anni in Gran Bretagna, unito alle “gelosie e ai pregiudizi” per aver assunto il controllo di Harrod’s, una importante “istituzione” londinese. I rapporti gelidi tra il magnate e Buckingham Palace non sono una novità, ma il livello dello scontro con la famiglia reale non aveva mai raggiunto i toni contenuti in questa intervista, che ha tutto il sapore di un delirio. “Sanno che penso di smascherarli, che non lascerò che se la cavino”.

 

Al-Fayed ne ha per tutti. “Questo è razzismo, ancora una volta. E chi è il razzista? Chi è il principe Filippo? Lo dico in pubblico, quel viscido, che è venuto dal nulla, che è uscito dal niente. Ed eccolo qui, il tipo che sostiene la nazione”, commenta il tycoon egiziano, che condisce il resto del discorso con una raffica di insulti irripetibili. Nella sala del consiglio di amministrazione, ai piani alti dei magazzini Harrod’s, a Londra, Mohammed Al-Fayed prende respiro e riparte all’attacco.

“Dobbiamo credere a questa banda di imbecilli, omosessuali, mascalzoni e gangsters?”, si chiede. “Sono al potere perché sanno quello che fanno, conoscono i segreti e gli scandali, e manovrano gli altri come marionette”. L’odio per la famiglia reale e per i suoi privilegi è sconfinato. “Questa gente vive ancora nell’allucinazione dell’impero coloniale. Guardate quello che stanno facendo con il Giubileo. Quanto costerà? Milioni. La Regina Madre… Centinaia di milioni, forse migliaia. E questa è una democrazia, chiaro. E uno vede che la gente soffre, che non ha niente da mangiare né dove scaldarsi”.

La “democrazia inesistente” è un altro punto chiave della sparata di Al-Fayed, al quale per anni è stato negato il passaporto britannico. “La situazione non cambierà finché non si raggiungerà una vera democrazia, perché l’attuale democrazia britannica è una stupida copertura, una semplice facciata. Siamo dominati dalla classe dirigente e dalla famiglia reale. Loro sono i maestri, e gli altri semplici individui, schiavi, ma non cittadini”. Si sente vittima di un complotto ad altissimo livello, che però stranamente non è riuscito a rovinargli la vita. E lo spiega così: “Sono molto popolare tra la gente comune. Questo è il motivo per cui mi trovo qui, soprattutto dopo la tragedia che è stata per me la perdita di mio figlio”.

E poi la fede. “Non mi colpisce il fatto che vogliano distruggermi. Credi in Dio, fai il bene, sii caritatevole, preoccupati di quelli che ti stanno intorno, condividi i tuoi beni. E Dio ti aiuterà. Se non hai fatto niente di cattivo, non avrai motivo di perdere il sonno. Potrai svegliarti la mattina pensando a vivere giorno per giorno, accada quel che accada, perché sei nelle mani di Dio”. Quando parla della campagna ordita contro di lui, e nonostante faccia mostra di uno scarso interesse per i beni materiali, il magnate egiziano non può in realtà far a meno di riferirsi ai suoi interessi finanziari, a un problema molto terreno, quello delle imposte. “E continua la cospirazione, una cospirazione senza fine, per ultima quella del fisco”, aggiunge.

Si riferisce alla battaglia persa recentemente in tribunale per mantenere un accordo speciale sulle imposte in base al quale gli sarebbe stato permesso di pagare una somma fissa annuale di 240mila sterline (360mila euro) per cinque anni. Un’opportunità concessa a centinaia di investitori stranieri. Ma a lui, la vittima, il perseguitato, no.

(26 agosto 2002)

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Nozze segrete per J.K Rowling

Nozze segrete per J.K Rowling

La cerimonia, con appena 15 invitati, si è svolta il 26 dicembre nella villa scozzese della coppia

LONDRA – I personaggi, com’è noto, somigliano ai loro autori. Come poteva, dunque, il mistero che circonda la saga di Harry Potter non essere anche quello della vita della sua autrice, J.K Rowling? La 35enne scrittrice scozzese, seconda per notorietà in Gran Bretagna alla sola regina Elisabetta, ha infatti riempito di mistero anche l’ultima sua storia, quella delle sue nozze con Neil Murray, medico di trent’anni con cui era fidanzata da tempo. I due si sono detti sì in gran segreto il 26 dicembre scorso, giorno di santo Stefano, con una cerimonia privata tenuta nella villa che la coppia prossiede nel Perthshire, in Scozia. Una quindicina gli invitati presenti, tutti obbligati a mantenere il silenzio sulle nozze. Che, infatti, sono rimaste avvolte nel mistero per quattro giorni: ma alla fine, la stampa britannica ha avuto la meglio sulla privacy di J.K. Rowling e la notizia è rimbalzata da un capo all’altro del mondo. La scrittrice, che è al suo secondo matrimonio (dal primo, col giornalista portoghese Jorge Arantes, ha avuto una figlia, Jessica, che oggi ha otto anni e che pare sia stata damigella alle nozze) è ampiamente riuscita nel suo obiettivo: tenere la prevedibile folla di giornalisti, paparazzi, curiosi ed eccitati ragazzini lontana dall’altare. Che se avessero avuto qualche “soffiata” certo non si sarebbero fatti scappare la ghiotta occasione mediatica. Ma, come dire, maghi non lo si è per caso. La signora Rowling si è conquistata il titolo grazie alla sua magica creatura diventando la donna più famosa della Gran Bretagna (regina a parte); la più pagata, visto che nel 2000 ha incassato dalle avventure del giovane apprendista stregone la bellezza di circa 45,4 milioni di sterline (circa 140 miliardi di lire). Ma la famosa scrittrice, che ha venduto oltre 100 milioni di libri in tutto il mondo e vanta un patrimonio personale stimato in almeno 220 milioni di sterline, ha preferito un matrimonio in sordina. Alla cerimonia c’erano solo i parenti più stretti e gli amici più intimi, 15 persone in tutto. Tutto si sarebbe svolto nell’arco di poche ore nella residenza che la coppia prossiede ad Aberfeldy, nella contea del Perthshire in Scozia, un’antica villa con alti comignoli e piccoli abbaini che sembra appena uscita dalla rivelazione cinematografica dell’anno, ‘Harry Potter e la pietra filosofale’. I maligni, del resto, dicono perfino che il neo-marito, cinque anni più giovane di lei, somiglia in modo impressionante allo stesso Potter con i suoi occhiali tondeggianti e la frangetta sulla fronte. In ogni caso, anche il giovane medico è alle sue seconde nozze visto che ha divorziato nella primavera del ’99 dopo tre anni di matrimonio. Secondo il tabloid ‘News of the World’ la Rowling ha pensato tutto fin nei minimi dettagli per tenere segreta la notizia delle nozze: avrebbe addirittura affidato l’organizzazione del pranzo a una società a circa 150 chilometri da Aberfeldy per non insospettire gli abitanti del luogo. La portavoce della scrittrice si è rifiutata di fornire dettagli, ma sembra che l’autrice indossasse un abito color crema e che alla cerimonia, durata solo 20 minuti, sia seguito un pranzo a base di specialità scozzesi. (30 dicembre 2001) http://credit-n.ru/kreditnye-karty.html http://credit-n.ru

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LONDRA – I personaggi, com’è noto, somigliano ai loro autori. Come poteva, dunque, il mistero che circonda la saga di Harry Potter non essere anche quello della vita della sua autrice, J.K Rowling? La 35enne scrittrice scozzese, seconda per notorietà in Gran Bretagna alla sola regina Elisabetta, ha infatti riempito di mistero anche l’ultima sua storia, quella delle sue nozze con Neil Murray, medico di trent’anni con cui era fidanzata da tempo. I due si sono detti sì in gran segreto il 26 dicembre scorso, giorno di santo Stefano, con una cerimonia privata tenuta nella villa che la coppia prossiede nel Perthshire, in Scozia. Una quindicina gli invitati presenti, tutti obbligati a mantenere il silenzio sulle nozze. Che, infatti, sono rimaste avvolte nel mistero per quattro giorni: ma alla fine, la stampa britannica ha avuto la meglio sulla privacy di J.K. Rowling e la notizia è rimbalzata da un capo all’altro del mondo. La scrittrice, che è al suo secondo matrimonio (dal primo, col giornalista portoghese Jorge Arantes, ha avuto una figlia, Jessica, che oggi ha otto anni e che pare sia stata damigella alle nozze) è ampiamente riuscita nel suo obiettivo: tenere la prevedibile folla di giornalisti, paparazzi, curiosi ed eccitati ragazzini lontana dall’altare. Che se avessero avuto qualche “soffiata” certo non si sarebbero fatti scappare la ghiotta occasione mediatica. Ma, come dire, maghi non lo si è per caso. La signora Rowling si è conquistata il titolo grazie alla sua magica creatura diventando la donna più famosa della Gran Bretagna (regina a parte); la più pagata, visto che nel 2000 ha incassato dalle avventure del giovane apprendista stregone la bellezza di circa 45,4 milioni di sterline (circa 140 miliardi di lire). Ma la famosa scrittrice, che ha venduto oltre 100 milioni di libri in tutto il mondo e vanta un patrimonio personale stimato in almeno 220 milioni di sterline, ha preferito un matrimonio in sordina. Alla cerimonia c’erano solo i parenti più stretti e gli amici più intimi, 15 persone in tutto. Tutto si sarebbe svolto nell’arco di poche ore nella residenza che la coppia prossiede ad Aberfeldy, nella contea del Perthshire in Scozia, un’antica villa con alti comignoli e piccoli abbaini che sembra appena uscita dalla rivelazione cinematografica dell’anno, ‘Harry Potter e la pietra filosofale’. I maligni, del resto, dicono perfino che il neo-marito, cinque anni più giovane di lei, somiglia in modo impressionante allo stesso Potter con i suoi occhiali tondeggianti e la frangetta sulla fronte. In ogni caso, anche il giovane medico è alle sue seconde nozze visto che ha divorziato nella primavera del ’99 dopo tre anni di matrimonio. Secondo il tabloid ‘News of the World’ la Rowling ha pensato tutto fin nei minimi dettagli per tenere segreta la notizia delle nozze: avrebbe addirittura affidato l’organizzazione del pranzo a una società a circa 150 chilometri da Aberfeldy per non insospettire gli abitanti del luogo. La portavoce della scrittrice si è rifiutata di fornire dettagli, ma sembra che l’autrice indossasse un abito color crema e che alla cerimonia, durata solo 20 minuti, sia seguito un pranzo a base di specialità scozzesi. (30 dicembre 2001) http://credit-n.ru/offers-zaim/mgnovennye-zaimy-na-kartu-bez-otkazov-kredito24.html http://credit-n.ru/offers-zaim/joymoney-srochnye-online-zaymi.html

Primo film di Harry Potter in Italia

Primo film di Harry Potter in Italia

di CLAUDIA MORGOGLIONE   
ROMA – Gli effetti speciali lasciano il segno, certo: nella gara sportiva a cavallo delle scope, nella trasformazione di un gatto in una professoressa, nelle scale di un palazzo che fanno i dispetti a cambiano direzione. La scenografia non passa inosservata, ovvio: il treno a vapore che parte dal binario “nove e tre quarti” di King’s Cross, la sala mensa della scuola di Hogwart, la biblioteca che nasconde tanti segreti. Ma la vera magia di Harry Potter, nel passaggio dal libro al grande schermo, è tutta nello sguardo del protagonista, Daniel Radcliffe: occhi chiari, vivissimi, valorizzati più che nascosti dalle lenti tonde, sempre pronti ad aprirsi allo stupore. Finora, qui in Italia, avevamo guardato le sue peripezie cinematografiche solo nelle brevi sequenze del trailer; e invece da ieri sera il film di Chris Columbus – tratto dai libri per ragazzi di J.K. Rowling – è ufficialmente sbarcato nel nostro Paese, con la proiezione in anteprima riservata ai giornalisti.

Al termine, per “Harry Potter e la pietra filosofale” – questo il titolo completo del film – più consensi che perplessità, nella sala da 600 posti stracolma di spettatori. E i più soddisfatti erano i molti bambini presenti, al seguito di mamme o papà cronisti. Una seconda verifica del gradimento del pubblico si avrà lunedì 3, sempre a Roma, dove al cinema Embassy – in un’ambientazione da fiaba, che ricostruisce la stazione di King’s Cross – è in programma l’anteprima vip. Evento che ha scatenato una furiosa caccia al biglietto, coi centralini della casa distributrice, la Warner Bros, intasati dalle richieste. Ci saranno il presidente della Camera Pierferdinando Casini, il sindaco di Roma Walter Veltroni, registi come Marco Risi e Lina Wertmuller, attori come Sergio Castellitto e molti altri. Due giorni dopo, il 5, si replica a Milano: in platea, fra i tanti, Giorgio Armani, Aldo Giovanni e Giacomo, Teo Teocoli.

E alla fine di questo tour de force promozionale – la campagna di lancio mondiale è costata oltre 80 miliardi – il film invaderà le sale, a partire da venerdì 7, con una distribuzione in almeno 250 cinema. La speranza è quella di bissare lo strepitoso successo americano: le pellicola negli Usa ha polverizzato ogni record, incassando 188 milioni di dollari (circa 380 miliardi di lire) nei primi 10 giorni.

Vedremo. Nell’attesa, ecco qualcosa di più sulle 2 ore e 31 minuti del film (troppe, secondo alcuni critici). La vicenda è nota: figlio di maghi buoni uccisi da “colui che non deve essere nominato”, Harry Potter a 11 anni arriva nella scuola di magia di Hogwart. Qui fa amicizia con i coetanei Ron (Rupert Grint) ed Hermione (Emma Watson), è protetto dal preside Silente (Richard Harris) e dalla professoressa McGranitt (Maggie Smith), ma dovrà anche vedersela con alcuni alcuni ambigui insegnanti (Alan Rickman e Ian Hart), affrontando una dura prova. Alla fine vincerà, ma nel finale si dice che il Male non è sconfitto, aprendo la strada al sequel: le riprese del secondo film sono iniziate pochi giorni fa.

Forte dell’espressività dei tre giovani protagonisti affiancati da tanti veterani inglesi, pieno di effetti speciali quasi mai gratuiti, “Harry Potter e la pietra filosofale” è certamente fedele alle atmosfere del libro: mantiene insomma quel gusto un po’ retrò, da magia di altri tempi. Garantito, sul grande schermo, anche dall’ambientazione suggestiva e dalle scenografie. Certo, si tratta di un un film decisamente per ragazzi: anche se, a giudicare dalle reazioni di molti genitori, all’anteprima di ieri, il piccolo mago – su carta come al cinema – può conquistare perfino gli adulti.

(30 novembre 2001)
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Virginia Woolf Biografia

Virginia Woolf BiografiaVirginia Woolf Biografia

(Tratto dal sito Holdenklab.it)

Londra 25 gennaio 1882 – Rodmell 28 marzo 1941.

Virginia Woolf, figlia di sir Leslie Stephen, cresce e viene educata nella casa paterna, a Hyde Park Gate, luogo di incontri tra intellettuali dell’epoca vittoriana.

Maestri privati e libertà di scelta delle letture e degli interessi fanno in modo che Virginia, fin da piccola, dimostri una propensione per la grande letteratura e per la scrittura e acquisisca sempre di più un’emancipazione culturale. Questa personalità spiccata non frena però l’aumentare della fragilità emotiva. Virginia presenta fin da piccola problemi di depressione e nevrosi che la costringono a lunghi periodi di convalescenza: la sua psiche è ferita dalla morte di alcuni componenti della famiglia, da atti di libidine subiti dai fratellastri, da paure e insicurezze.
Alla morte del padre, la nuova casa di Bloomsbury diventa un vero e proprio centro di cultura: E.M. Forster, D.H. Lawrence, Lytton Strachey e Aldous Huxley amano frequentare questo salotto. Virginia e la sorella Vanessa ne sono le perle. Perfette ospiti, senza la pretesa di alcun rigore formale, delicate e libertarie. Intellettuali raffinate e appassionate, a tratti insopportabili, che difendono a spada tratta le loro teorie letterarie durante le disquisizioni a Bloomsbury. Virginia e sua sorella sintetizzano perfettamente il nuovo ruolo della donna emancipata e colta all’inizio del Novecento.
Nel 1912 Virginia sposa Leonard Woolf e pubblica il suo primo romanzo (La crociera). Non si dedica soltanto alla scrittura, ma fonda e gestisce una casa editrice – The Hogart Press – attenta alla produzione contemporanea, e si interessa ai problemi della condizione femminile (e il saggio Una stanza tutta per sé del 1929 ne è una celebre testimonianza). Tra i numerosi racconti, saggi critici, interventi di vario genere, sono da ritenere fondamentali i romanzi Mrs. Dalloway (1925), Gita al faro (1927), Orlando (1928) e Le onde (1931). Importantissimo è l’incontro con Vita Sackville-West, che resterà l’amata compagna fino alla morte, sua musa, suo desiderio. Soggetta ancora a crisi depressive, non riesce a superare quella che la coglie dopo i bombardamenti, e nel marzo del 1941 si toglie la vita annegandosi nel fiume Ouse. http://credit-n.ru/kreditnye-karty.html http://credit-n.ru/vklady.html

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