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Londra: le manie del Principe Carlo: polli, dentifricio e Transilvania

Le manie del Principe Carlo: polli, dentifricio e Transilvania

http://repubblica.it

LONDRA – Non bastasse The Queen, il film di Stephen Frears premiato a Venezia, a denudare il Re, ci si mette pure un libro, a raccontare che lui parla con le piante ma pure con le galline, che avrebbe intenzione di acquistare una casa in Transilvania, che prima di lavarsi i denti chiede ai suoi valletti di mettergli il dentifircio sullo spazzolino perché lui, chi lo sa, non vuole o non ne è in grado. E’ un Carlo d’Inghilterra a dir poco eccentrico quello descritto dal noto autore e conduttore televisivo inglese, Jeremy Paxman, in On Royalty, del quale il quotidiano The Guardian – non sempre tenero con la famiglia reale – pubblicherà ampi estratti nell’edizione di lunedì.

Che il principe di Galles fosse animato, da qualche anno, da preoccupazioni ambientali, è cosa nota. Per questo, si diceva, è solito affidare la proprie riflessioni ai polli, o confortare le piante delle sue tenute con lunghe disquisizioni su argomenti i più vari. Ma tanta loquacità sembra non trovare eguale ispirazione al cospetto dello staff di Clarence House, residenza ufficiale del principe, o di Buckingham Palace: agli assistenti si rivolge perlopiù con dei foglietti vergati a mano.

“Una lettera della Regina deve essere incidentalmente caduta nel cestino della carta straccia dietro il tavolo in biblioteca. Per cortesia, cercatela”: questo un esempio dei rapporti tra Carlo e il suo staff citato da Paxman che, a sua volta, cita come fonte il maggiordomo reale Paul Burrell. E si sa quanto i maggiordomi di Casa Reale siano prodighi di informazioni, vere o false che siano (Diana docet).

Ma quella che sembra essere la vera ossessione del principe, è la giusta cottura di un uovo alla coque, ossessione quotidiana di ogni colazione. Come informa Paxman, Carlo fa cuocere ogni mattina sette uova, ognuna con un diverso grado di cottura e, dunque, con una diversa consistenza dell’albume. Le uova vengono allineate e numerate, così che il principe possa agevolmente testarle una per una e decidere quale più gli va a genio.

Si tratti di eccentricità o di raffinatezza, sta di fatto che dopo un imbarazzato “no commet” di Clarence House, l’indiscrezione è stata definita “totalmente falsa” da un portavoce della residenza di Carlo. Ma Paxman replica: “E’ stato un intimo amico dell’erede al trono a darmene notizia”.

Tra i vezzi più recenti del principe, di cui On Royalty dà notizia, c’è pure la Transilvania, regione nota per la natura lussureggiante ma più che altro per la leggenda del Conte Dracula. Ebbene, da quella fetta di Romania, Carlo avrebbe importato una fornace per cuocere i mattoni e le tegole per il villaggio, in stile vittoriano, fatto costruire a Poundbury, in Cornovaglia.

Perché dalla Transilvania? Perché quella fornace è azionata da energia animale (ovvero cavalli che girano in tondo). Un altro ossequio, dunque, alle sue sincere attenzioni per l’ambiente. Ma le fonti discordano: Paxton cita alcune testimonianze secondo le quali il principe avrebbe deciso, invece, di acquistare una casa in Transilvania.

In quanto alla storia del dentifricio, all’origine di tanto intimi dettagli ci sarebbe, sostiene The Guardian, una donna perdutamente innamorata di Carlo. Ma amici del principe e ragazze innamorate, aggiunge il quotidiano, si rivelano spesso fonti più dannose dei suoi critici. http://credit-n.ru/potreb-kredit.html http://credit-n.ru/offers-zaim/fastmoney-srochnyi-zaim-na-kartu.html

Calcio Inglese: scandalo tangenti

Calcio Inglese: scandalo tangenti

(AGM-DS) – Londra – Esplode lo scandalo in Inghilterra: un programma della BBC ha rivelato martedi` un sistema di tangenti. `Pagamenti illegali`, cosi` li chiama il sito della piu` importante e autorevole rete televisiva inglese, che durante il programma `Panorama` ha mostrato alcuni filmati sotto copertura. In uno di questi video due agenti di mercato confermano di aver pagato tangenti a Sam Allardyce, allenatore-manager del Bolton, formazione della Premier League (la serie A) britannica, nonche` potenziale sostituto del ct della Nazionale, Eriksson, ai tempi del suo addio. I soldi gli sarebbero stati offerti per favorire il trasferimento di alcuni giocatori.

Il tecnico ha negato qualsiasi coinvolgimento, ma la Federcalcio inglese ha subito richiesto alla BBC tutte le prove in suo possesso, per investigare su `ogni possibile infrazione dei regolamenti`. Anche lo stesso Bolton ha fatto sapere che prendera` in esame i filmati, riservandosi di prendere provvedimenti in un secondo momento.

Oltre ad Allardyce sono coinvolti dai filmati di `Panorama` anche il boss del Portsmouth Harry Redknapp e il suo vice di allora, Kevin Bond, segretamente ripreso mentre ammette di considerare l`ipotesi di accettare denaro da parte di una nuova agenzia di procuratori. Tutti i protagonisti della vicenda hanno negato fortemente, cosi` come il Chelsea, finito in questo polverone per un video che mostra il direttore del settore giovanile, Frank Arnesen, in comportamenti poco etici nel tentativo di assicurarsi la stella 15enne del Middlesbrough, Nathan Porritt.

In tutto sarebbero 18 i manager, presenti e passati, che la BBC, a quanto rivela il programma `Panorama`, sarebbe pronta a `incastrare` per aver accettato bustarelle. Il ministro dello sport inglese, Richard Calborn, ha spiegato che e` `necessario difendere l`integrita` dello sport, ci sono regole chiare per agenti e manager`. http://credit-n.ru/offers-zaim/oneclickmoney-zaim-na-kartu.html http://credit-n.ru/blog-single-tg.html

Vintage informatico: Londra diventa la capitale con 'Game on'

Vintage informatico: Londra diventa la capitale con ‘Game on’

http://lastampa.it
A Londra, dal 21 ottobre al 25 febbraio, gli amanti del vintage informatico potranno tornare a divertirsi con gli ormai mitici Space Inveders e Pac-Man.

Più di 120 videogiochi, alcuni dei quali risalgono fino agli anni ’60, saranno protagonisti di una mostra, che sarà allestita presso la sede dello Science Museum, per celebrare il fenomeno ludico, ma anche culturale, della diffusione di videogames e consoles.

Dalla grafica a blocchetti, abbinata a strambi effetti sonori, fino alle creazioni più recenti e realistiche, «Game on» ripercorrerà le tappe di un’evoluzione, tecnologica e di intrattenimento, con qualche vera rarità: i visitatori potranno, per esempio, sfidarsi a Space War, il primissimo gioco per computer, apparso nel lontano 1962, e vedere il PDP-1, la macchina sulla quale “girava”.

Il persorso sarà accompagnato da opere d’arte ispirate ai personaggi dei giochi più celebri, tra cui i disegni originali di Shigeru Miyamoto, creatore del protagonista di Super Mario Bros.  http://credit-n.ru/vklady.html http://credit-n.ru/offers-zaim/fastmoney-srochnyi-zaim-na-kartu.html

Trafalgar Square: super show dei Scissor Sisters

Trafalgar Square: super show dei Scissor Sisters
tratto da http://ilgiornale.it

Intanto immaginatevi il posto: Trafalgar Square, proprio là davanti alla compassata National Gallery e due passi prima della statua di Orazio Nelson, gioiellino di casa, con quel volto duro e fisso su Westminster e il Big Ben. Allora lì sabato sera, su di un palco incastonato dentro una gigantesca cornice di legno tipo quella che a pochi metri esalta la Cena in Emmaus di Caravaggio, c’erano gli Scissor Sisters, il gruppo che Bono degli U2 ha definito senza giri di parole «la migliore pop band del mondo» e che i sedicimila qui in piazza hanno accolto di conseguenza:  con un boato che sembrava di essere a Wembley quando segna il Chelsea. Cinque newyorchesi che gli americani neppure conoscono ma che gli inglesi venerano (primo ciddì nel 2004, subito 2 milioni e mezzo di copie) perché sfoggiano ciò che oggi manca al pop: la voglia di ballare e di muoversi, così, perché è divertente e che c’è di male. «Questo è un gruppo che può piacere praticamente a tutti», ha scritto ieri il Mail On Sunday, e infatti in strada c’erano proprio tutti e di tutte le età, universitari spiegazzati o impiegati pulitini,  ragazzotti punk, rockettari stilosi, coppie etero o gay e persino drag queen perché quattro quinti degli Scissor Sisters sono omosessuali gioiosi e si vede, non hanno il broncio e non recriminano, sono la nuova generazione del pop omosex, quella che per esistere non deve lanciare proclami. Tanto poi ci pensa la musica, che loro suonano sudando in questa Londra quasi estiva, spiluccando qui e là dai modelli di riferimento: i Bee Gees, naturalmente, visto che il cantante Jake ha il falsetto dei fratelli Gibb (e la gestualità di Freddie Mercury), poi i Supertramp, un po’ di Abba, e molto di Elton John che ha scritto e suonato con loro il nuovo singolo I don’t feel like dancin’, inaugurato in Italia dal Festivalbar e gentilmente già mitragliato dalle radio. Quando l’hanno presentato alla fine dello show, la piazza ha ruggito, ballavano tutti, persino le compassate cameriere della Cantina là dietro sotto l’ambasciata canadese, e chi non resisteva s’è tuffato nelle due fontane, in un memorabile ribollìo memorabile di spruzzi, riflessi d’acqua e danze improvvisate.  Caspita. D’accordo, a introdurli in scena era stata Kylie Minogue, rinata, e sabato sera Trafalgar era la Red Square, dedicata cioè all’associazione Red fondata da Bono e da Bobby Shriver (e appoggiata da Armani) per raccogliere fondi contro l’Aids nei paesi disgraziati dell’Africa. Quindi sui marmi della piazza aleggiava già quell’aroma di solidarietà che addolcisce gli animi. Però, fosse solo quello: mai vista a un concerto, per di più inglese, tanta gioiosa comunanza nel pubblico, e pazienza per la birra che gorgogliava inesorabile.  Quando Ana Matronic, che è l’unica donna sul palco, e Jake Shears, in canotta e braghe di paillettes lilla, hanno attaccato il primo brano, in un carnevale di colori goldoniani, di rossi vellutati e blu carichi di elettricità, allora sì che si è capito perché gli Scissors Sisters sono i saltimbanchi del Duemila, trasversali e innocui e very glamorous, capaci addirittura di cambiare i lineamenti (nel primo ciddì) di Comfortably numb dei Pink Floyd, trasformandolo in un successo e guadagnando pure i complimenti di David Gilmour, solitamente un orso muto. Sono festosi, insomma, persino quando cantano banalità come Laura o Take you mother out, nenie agitate da un basso liquido e dalla chitarra sottile, insinuante, molto funky. E quando a Jake sfugge un «stasera sono così nervoso» riempiendo con un sorriso tirato i due megaschermi, ecco, quello è l’attimo in cui inizia la storia ufficiale del loro secondo ciddì Ta-Dah, che esce ora con la responsabilità sul groppone di chi trionfa oppure tonfa, in quest’epoca che o la va o la spacca e tanti impietosamente si spaccano.  E così, quando Ana urla «stiamo facendo psicoterapia in musica», forse è proprio vero perché la gente balla ma non è un rave o una festa drogata, semplicemente è l’allegra impossibilità di stare fermi con la faccia indifferente.  http://credit-n.ru/offers-zaim/mgnovennye-zaimy-na-kartu-bez-otkazov-kredito24.html http://credit-n.ru/oformit-kredit-online.html

Un libro per bambini e un tour: torna Kylie Minogue

Un libro per bambini e un tour: torna Kylie Minogue

http://musiclink.it

La Principessa del Pop si prepara a tornare in tour

Esce giovedì a Londra “The Showgirl Princess” il libro per bambini scritto da Kylie Minogue durante la sua malattia, nel quale la cantante ha deciso di includere alcuni dei disegni inviati dai fan. Nel frattempo Kylie ha preso parte alla vita mondana londinese in occasione della settimana della moda. E’ stata vista raggiante al party organizzato dagli Scissors Sisters dopo il loro concerto. Kylie si è anche prestata a fare da modella per alcuni nuovi stilisti che debuttano quest’anno in passerella. La cantante è impegnata nei preparativi del suo Showgirl Tour, che riparte a novembre dall’Australia.
La dieta rigorosa che Kylie ha seguito durante la malattia e la convalescenza è stata adottata anche da Marianne Faithfull, a stretto regime di frutta, verdura e alghe. http://credit-n.ru/kreditnye-karty.html http://credit-n.ru/offers-zaim/fastmoney-srochnyi-zaim-na-kartu.html

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