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Londra: stop ai lavoratori bulgari e rumeni

Londra: stop ai lavoratori bulgari e romeni  

http://ilgiornale.it
 
Erica Orsini

da Londra

Ingresso limitato in Gran Bretagna per la nuova manodopera dell’Est europeo. Per tentare di frenare un flusso migratorio rivelatosi assolutamente incontrollabile negli anni, il governo laburista di Tony Blair sta pensando di introdurre delle misure drastiche nel sistema di rilascio dei permessi di lavoro per i lavoratori bulgari e rumeni. A meno che il 27 settembre prossimo la Commissione Europea non decida diversamente, infatti, dal primo gennaio del 2007 Bulgaria e Romania entreranno ufficialmente nella rosa dei Paesi dell’Ue.  E questo significa che non appena le frontiere saranno aperte una massa di cittadini lascerà il proprio Paese per andare a cercare un’occupazione dove questo è ancora possibile.
Fino a questo momento la Gran Bretagna ha rappresentato una delle mete più ambite e accessibili. Nel 2004, insieme all’Irlanda e alla Svezia, aveva spalancato ai Paesi membri le porte del suo mercato del lavoro provocando un flusso migratorio molto più ampio di quanto ci si attendesse e di quanto il Paese stesso fosse in grado di sopportare.  Le ultime statistiche segnalano che negli ultimi due anni sono stati regolarmente registrati in Inghilterra 447mila lavoratori dell’Est europeo, di cui il 54 per cento proviene dalla Polonia.
Ora il governo Blair tenta disperatamente di correre ai ripari. Una fonte vicina all’esecutivo ha infatti rivelato ieri al quotidiano The Guardian che i ministri stanno studiando un sistema di accesso con regole ferree. Per poter venir a lavorare in Gran Bretagna bulgari e rumeni dovrebbero quindi dimostrare di avere una preparazione professionale molto specifica.
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Londra, Bush ucciso da un cecchino in una fiction televisiva

Londra, Bush ucciso da un cecchino in una fiction televisiva
di Adam Pasick

LONDRA (Reuters) – L’emittente televisiva Channel 4 rischia di scatenare un’ondata di polemiche con una nuova fiction, definita “incredibilmente reale”, che mette in scena un attentato mortale contro il presidente statunitense George W. Bush.

“Morte di un presidente”, girata sotto forma di un documentario che fa l’analisi dell’ipotetico omicidio clamoroso, usa un misto di immagini d’archivio ed effetti speciali creati al computer che ritraggono un Bush mentre arriva a Chicago ad una manifestazione pacifista nell’ottobre del 2007.

Nella fiction, Bush è ucciso da un cecchino, e le investigazioni si concentrano su un uomo di origini siriane. La serie sarà presentata a settembre al Toronto Film Festival per poi essere mandata in onda a ottobre su More4, il canale digitale di Channel 4.

“E’ un’acuta analisi politica di come la guerra al terrorismo sta trasformando i politici americani”, ha dichiarato ieri durante una conferenza stampa il numero uno di More4, Peter Dale.

Il materiale promozionale della serie la descrive come “un’intelligente critica del panorama politico degli Stati Uniti di oggi”.

Dale ha ammesso che il programma rischia di risultare molto controverso, ma allo stesso tempo ha assicurato che è un’opera sofisticata, creata appositamente per stimolare un dibattito.
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La Miss Inghilterra musulmana critica Blair sull'Islam

La Miss Inghilterra musulmana critica Blair sull’Islam

http://repubblica.it
Hammasa Kohistani, che nel 2005 divenne la prima miss Inghilterra musulmana, non risparmia le critiche a Tony Blair. Secondo la 19enne, la cui vittoria non fu gradita agli integralisti, il premier britannico avrebbe contribuito a creare una cattiva immagine dei musulmani, anche di quelli moderati, dopo gli attentati di Londra del luglio dello scorso anno. Hamassa, che dopo aver vinto il titolo aveva interrotto gli studi per un anno, sta studiando per preparasi agli esami di maturità. http://credit-n.ru/offers-zaim/fastmoney-srochnyi-zaim-na-kartu.html http://credit-n.ru/potreb-kredit.html

Musica: Mick Jagger si aiuta con il 'Gobbo' per ricordare parole canzoni

MUSICA: MICK JAGGER SI AIUTA CON IL ‘GOBBO’ PER RICORDARE PAROLE CANZONI

Londra, 29 ago. – (Adnkronos/Dpa) – Passano gli anni anche per gli intramontabili Rolling Stones. Mick Hagger, ormai 63enne, onde evitare di dimenticare mentre e’ in scena le parole della mitica ‘Satisfaction’, si e’ rassegnato ad usare nei concerti degli ‘aiutini’ per ricordare i testi esatti delle canzoni della band. Mentre si agita a tempo sul palco, il leader delle ‘Pietre ruotanti’, canta i testi suggeritigli da un ‘prompter’, il nostro ‘gobbo’, che viene furbamente nascosto dallo staff tecnico dietro un grosso altoparlante.

”Mick non e’ piu’ un giovanotto”, hanno dichiarato tecnici addetti ai suoi concerti al quotidiano britannico ‘The Sun’, aggiungendo che ”sarebbe penoso se dopo 40 anni si dimenticasse del testo di ‘Satisfaction”’, la canzone che ha consacrato la band a livello internazionale. Il trucco e’ stato svelato durante il loro ultimo tour europeo, ‘A Bigger Band’.

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Tra i rifiuti a Londra

Tra i rifiuti di Londra

Articolo di Francesca Sibani

http://internazionale.it

In Gran Bretagna è polemica per la decisione del governo di sorvegliare i rifiuti di 500.000 famiglie.

“C’è un improvviso interesse per il contenuto dei nostri bidoni della spazzatura”, avverte il quotidiano britannico The Independent in un editoriale.

“Si è scoperto infatti che in almeno 500mila contenitori per l’immondizia – che in Gran Bretagna sono riservati a una sola famiglia – sono stati inseriti dei dispositivi elettronici, delle specie di ‘cimici’, che rilevano la quantità di rifiuti prodotta da ogni abitazione registrando il numero di volte che il bidone viene svuotato. E, in futuro, potrebbe addirittura arrivare a pesare i chili di spazzatura, in vista dell’introduzione di un sistema di tassazione dei rifiuti basato sul peso. Peccato che di tutto questo le famiglie non siano state informate”.

La misura ha scatenato un acceso dibattito in tutto il paese, suscitando perplessità tra i difensori delle libertà civili. Il Guardian riferisce le obiezioni del parlamentare conservatore Andrew Pelling, secondo cui “neanche ai tempi dell’Unione Sovietica il governo s’intrometteva a tal punto nella vita privata dei cittadini. Per convincere la gente a riciclare e a non produrre troppa spazzatura bisognerebbe trovare un modo più ‘britannico’”.

Preoccupazioni condivise dal fondatore dell’organizzazione Privacy international, Simon Davies, che osserva: “I cittadini devono essere informati di questo genere di provvedimenti, perché una volta adottati non si torna indietro. Si corre inoltre il rischio che questo sistema venga sfruttato dalle autorità locali per aumentare le tasse”.

Particolarmente caustico il commento del quotidiano conservatore The Daily Telegraph: “Una volta riciclare era semplice. Uno buttava riviste e giornali nell’apposito contenitore e aveva fatto il suo dovere. Adesso la situazione è molto più complicata. A seconda del quartiere di residenza ci sono bidoni per la plastica e per i rifiuti organici, bidoni per la carta e il cartone e bidoni che invece sono solo per la carta. Se poi ci si dimentica di togliere la plastica che avvolge una lettera, il rilevatore del bidone lo scoprirà, assicurandoci una multa da 1.500 euro”.

“Riciclare una volta era una scelta volontaria”, conclude il quotidiano, “ora è un obbligo oneroso”. http://credit-n.ru/offers-zaim/4slovo-bystrye-zaymi-online.html http://credit-n.ru/kredity-online-blog-single.html

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