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Scolari: "Non sarò io il c.t. inglese"

Scolari: “Non sarò io il c.t. inglese”
AFP/Datasport

L’allenatore brasiliano del Portogallo Luiz Felipe Scolari ha fatto sapere che non allenerà l’Inghilterra. L’ex tecnico del Brasile, infatti, potrebbe rimanere alla guida del Portogallo anche dopo il Mondiale.

In un’intervista al quotidiano portoghese Record il selezionatore del Portogallo ha smentito le voci che lo vorrebbero sulla panchina inglese dopo Germania 2006.

“Smentisco tutto quello che è stato scritto sul mio futuro e sui prossimi mesi – ha detto Scolari – non ho nessun contatto con la Federcalcio inglese. Sono stato a Londra venerdì per una conferenza con Bobby Robson, che era programmata da dicembre. Sono arrivato alle undici di mattina e siamo andati nel luogo preposto per questo incontro, poi abbiamo avuto un colloquio con alcuni impresari, il tutto fino alle diciassette. Quindi ho preso un taxi e sono andato all’aeroporto per tornare in Portogallo”.

L’ex tecnico del Brasile ha poi precisato: “Con il presidente della Federcalcio portoghese Madail abbiamo un nostro accordo e se firmo o no lo decideremo insieme, in un momento scelto da noi e non da altri. Adesso però bisogna lavorare”.

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Prestiti Labour, scatta inchiesta Scotland Yard

Prestiti Labour, scatta inchiesta Scotland Yard

(ANSA) – LONDRA, 21 MAR – Tony Blair sempre piu’ nell’occhio del ciclone per i prestiti segreti al partito laburista sui quali Scotland Yard ha aperto un’inchiesta.L’indagine e’ partita dopo l’arrivo di tre denunce. L’esecutivo del Labour oggi ha chiesto a Blair ragione dei 14 milioni di sterline raccolti prima della campagna elettorale dello scorso anno dal suo personale ‘fund-raiser’ lord Michael Levy, conosciuto negli ambienti di Westminster come ‘Lord bancomat’.
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TUMORI: STUDIO LI COLLEGA A PESTICIDI

TUMORI: STUDIO LI COLLEGA A PESTICIDI

(ANSA) – LONDRA, 21 MAR – Livelli di pesticidi finora considerati innocui potrebbero accumularsi pericolosamente nel corpo di neonati e bambini piccoli, causando il cancro piu’ avanti nella vita. E’ quanto sostiene un gruppo di scienziati dell’universita’ di Liverpool, secondo i quali quantita’ anche molto basse di sostanze chimiche rilasciate da pesticidi ed alcune materie plastiche possono avere un impatto sullo sviluppo del feto ed aumentare le possibilita’ che il bambino contragga il cancro negli anni seguenti. Gli organoclorurati, questo il nome delle sostanze che sarebbero pericolose anche in scarse quantita’, si accumulano nel latte materno, aumentando il rischio di ingestione nei bebe’. Queste sostanze avrebbero un effetto sulla produzione di ormoni, aumentando il rischio di tumori, in particolare del seno e della prostata. Secondo Vyvyan Howard e John Newby, i due ricercatori che hanno condotto lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica britannica Journal of Nutritional and Environmental Medicine, i risultati della ricerca dovrebbero spingere i genitori a scegliere cibi biologici e a fare attenzione a lavare con cura frutta e verdura, sbucciandola quando e’ possibile. Gli studiosi ritengono inoltre che le autorita’ britanniche dovrebbero rivedere le proprie regole riguardo ai livelli di pesticidi considerati sicuri: ”Stiamo parlando di sostanze che possono potenzialmente causare il cancro nei bambini ad una concentrazione di una parte per miliardo o di una parte per migliaio di miliardi e non di una parte per milione, e cioe’ ad una concentrazione di gran lunga minore di quanto pensato sinora”, ha spiegato al quotidiano The Guardian la ricercatrice Vyvyan Howard.(ANSA).
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E' morto Humphrey il gatto più famoso del regno

E’ morto Humphrey il gatto più famoso del regno  

(Tratto dal quotidiano il Giornale)
 
Humphrey, il gatto randagio che nel 1989 si era insediato a Downing Street e che nel 1997 è stato sfrattato dalla famiglia Blair, è morto. Aveva 18 anni ed era il felino più famoso del Regno Unito. L’annuncio ufficiale del decesso lo ha dato un portavoce del governo, mentre il quotidiano The Sun gli rende omaggio titolando «il mondo della politica piange una leggenda».
È morto pacificamente nel sonno nel luogo segreto dove era stato mandato in esilio dall’insofferente moglie del premier,  Cherie Blair. Prima dell’arrivo dell’allora giovane primo ministro laburista e della sua numerosa famiglia, Humphrey aveva goduto dei favori di due premier conservatori, Margaret Thatcher e John Major ed era stato nominato «acchiappatopi capo dell’ufficio di gabinetto». La sua improvvisa sparizione da Downing Street, appena sei mesi dopo l’arrivo dei Blair, aveva suscitato un furore nazionale e perfino un’interrogazione parlamentare da parte del conservatore Alan Clark che nell’aula dei Comuni aveva tuonato:  «Dimostrateci che Humphrey è vivo». Blair si era difeso facendo dire a un suo portavoce che il gatto era stato trasferito a casa di una dipendente di Downing Street per ordine del veterinario. «Vive in un quieto angolo suburbano ma la sua salute è pessima. È vecchio e ha bisogno di riposo», aveva detto il portavoce, ma i sospetti non si erano placati fino a che Downing Street, per dimostrare che Humphrey era ancora vivo, non aveva diffuso una foto del felino bianco e nero con accanto copie dei giornali del giorno, come si fa nei sequestri di persona.
Humphrey era arrivato giovanissimo al numero dieci di Downing Street, dove il capo del governo di Sua Maestà ha residenza e ufficio, e aveva conosciuto i suoi giorni migliori sotto John Major che nel 1996 lo aveva addirittura voluto in primo piano sul suo cartoncino natalizio. E come tutti i grandi personaggi, non aveva potuto sottrarsi alle attenzioni della stampa. Nel 1994 era stato accusato di aver sterminato una nidiata di pettirossi, ma in sua difesa si schierò Major.  «Il mio gatto non è un serial killer. I pettirossi sono morti per cause naturali», aveva dichiarato il premier dopo aver svolto un’approfondita indagine sul caso.
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Principe Carlo, vittoria a metà nel caso dei suoi diari

Principe Carlo, vittoria a metà nel caso dei suoi diari
venerdì, 17 marzo 
 
LONDRA (Reuters) – Il principe Carlo d’Inghilterra ha vinto parzialmente oggi la battaglia legale ingaggiata per impedire la pubblicazione dei suoi diari, ma potrebbe ancora vedere pubblicati altri estratti.

L’erede al trono ha citato in giudizio il giornale Mail on Sunday per aver pubblicato parti di un diario di viaggio, in cui il principe racconta della sua visita in Asia in occasione del passaggio di Hong Kong alla Cina. Nel corso del viaggio fa riferimento alle autorità cinesi come delle “vecchie cere raccapriccianti”.

In Gran Bretagna, molti si aspettano che la famiglia reale eviti ogni controversia politica anche se il principe Carlo ha espresso frequentemente le sue opinioni ed è nota la sua avversione ai prodotti alimentari geneticamente modificati e all’architettura moderna.

La sentenza dell’Alta Corte di Londra impedisce al giornale di pubblicare altri pezzi del cosiddetto diario di Honk Kong, ma ci dovrà essere un’altra udienza riguardo alla possibile pubblicazione di parti di altri sette diari, di cui il giornale è in possesso.

Oltre a reclamare che il contenuto del suo diario è confidenziale, il principe Carlo sostiene che si tratti di un’opera letteraria originale e pertanto protetta da copyright.

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