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Airbus A380: tutta Londra col naso in su per il nuovo signore dei cieli

Airbus A380: tutta Londra col naso in su per il nuovo signore dei cieli

http://lastampa.it 

Con il naso all’aria a veder arrivare per la prima volta all’aeroporto londinese di Heathrow l’Airbus A380, l’aereo più grande del mondo, c’era anche il cancelliere dello Scacchiere Gordon Brown. E il depositario del Tesoro britannico di certo si fregava le mani pensando ai 159 esemplari di questo gigante dei cieli già ordinati da 16 società aeree: dalla Singapore Airlines, all’australiana Quantas, da Emirates, compagnia di volo dei signori del petrolio, alla Virgin Atlantic.

Airbus, che da quasi tre anni ha strappato all’americana Boeing il posto di primo produttore mondiale di aerei, è un’alleanza controllata all’80% dal consorzio europeo Eads e al 20% dall’inglese Bae Systems, ma pare che Eads sia assolutamente deciso a rilevare la quota di Londra, garantendo un’ottima operazione per le casse di sua maestà (e qui bisogna purtroppo ricordare come a fianco di Inghilterra, Germania, Francia e Spagna nel progetto non compaia l’Italia, che, pur contribuendovi, non lo ha fatto in misura sufficiente da essere annoverata fra gli autori).

Fatto è che, già al momento, i programmi di Airbus sono destinati a produrre nel Regno Unito circa 140.000 posti di lavoro diretti e indiretti. Di questi almeno 22.000 sono generati dall’A380, con un ulteriore incremento se si prende in considerazione la produzione dei propulsori da parte della Rolls-Royce, che fornisce il motore Trent 900 come opzione per questo superaereo. Infatti era spinto proprio da quattro motori Rolls-Royce l’A380 che, una volta a terra, ha rullato sino al pontile numero 6, appositamente costruito per accoglierlo, visto che i normali attracchi non sono in grado di raggiungere i portelloni del piano superiore di questa macchina dalle dimensioni di un condominio con le ali.

I numeri che vanta l’aereo-ammiraglia della flotta Airbus sono impressionanti: è lungo 72 metri, alto 24, pesa 560 tonnellate a pieno carico ed ha un’apertura alare di 79 metri. Tutto questo per trasportare, a seconda delle versioni, da 500 a 800 passeggeri che possono godere di tutti i comfort possibili, comprese, nelle configurazioni di classe più elevata, cabine-letto, ristorante, bar club e palestra. E le dimensioni imponenti non impediscono una assoluta manovrabilità, con una velocità di crociera di oltre 900 chilometri all’ora ed un’autonomia che consente di volare senza scalo per 15.000 chilometri.

Grazie al nuovo pontile d’imbarco realizzato al Terminal 3 l’aeroporto di Heathrow sarà la prima destinazione europea quando il nuovo aereo entrerà in servizio sui voli di linea. Il «molo» 6, con la sua alta struttura a tre piani ed una lunghezza di 280 metri, ha piazzali che possono ospitare fino a quattro A380 ed è dotato di quattro sale d’attesa, che insieme sono in grado di accogliere 2200 passeggeri. Ma, ad ogni buon conto, gli impianti sono stati progettati in modo da poter servire indifferentemente sia i grandi velivoli, sia quelli di dimensioni più consuete.

Nel volo del suo debutto a Heathrow l’A380 è stato condotto nei cieli d’Inghilterra dal comandante britannico Ed Strongman, che lo ha pilotato dall’Air Show di Berlino, dove l’Airbus gigante ha avuto il ruolo di protagonista, fino allo scalo londinese, sorvolando gli stabilimenti dove vengono costruiti motori e ali destinati all’aereo passeggeri più grande del mondo. Durante la permanenza a Heathrow l’A380 effettuerà le prove di compatibilità e manutenzione a terra, dopo gli altri test di sicurezza svolti in Germania. Oggi sono quattro gli esemplari di questo colosso dei cieli targato Europa ad aver già preso il volo e due di questi sono al centro del programma di test che ha già superato le 1000 ore di impiego. Questo servirà ad assicurare che tutto sia pronto per l’entrata in servizio, prevista per la seconda metà dell’anno e destinata a segnare un nuovo momento storico per il trasporto aereo. http://credit-n.ru/offers-zaim/ekapusta-besplatniy-zaim.html http://credit-n.ru/oformit-kredit-online.html

Soluzioni aziendali: Alfresco diventa Open Source

Alfresco diventa completamente Open Source

http://www.javaopenbusiness.it

Alfresco ha deciso di rendere disponibile il codice sorgente del proprio software in modalità Open Source. Questa notizia era stata preannunciata in un forum da John Newton, Chief Technology Officer e presidente di Alfresco, il quale aveva affermato che confrontandosi con l’utenza aziendale Alfresco ha potuto capire che non è necessario trattenere funzionalità perché le imprese investano in servizi e supporto.

Alfresco è un progetto nato per offrire soluzioni aziendali  per il content management, ha la propria sede centrale a Londra ed è stata fondata nel 2005 da J. Newton e J. Powell. La strategia scelta da Alfresco è di offrire le stesse funzionalità su tutta la linea di prodotti, in questo modo si vuole dare la possibilità al consumatore di utilizzare un prodotto senza limitazioni ed eventualmente di avere accesso ad una serie di servizi a pagamento (supporto, consulenze personalizzazione o addestramento).

Questo modello di business è un approccio che accomuna molte aziende che operano nel settore dell’informatica a codice sorgente aperto:  consente all’utente di beneficiare dei vantaggi forniti dall’Open Source – accesso al codice sorgente, possibilità di sperimentare il software – ma di poter contare su servizi di supporto commerciali che possono rassicurare le aziende in un’ottica di medio-lungo termine (o che sono legate al modello del software proprietario).
Alfresco offre tre diverse linee di prodotto – Enterprise, Small Business e Community – che hanno le stesse funzionalità e si distinguono per i servizi offerti in aggiunta al software.
Per maggiori informazioni consultare www.alfresco.com on-line è disponibile un’ intervista di CMS-Channel a John Newton. http://credit-n.ru/offers-zaim/joymoney-srochnye-online-zaymi.html http://credit-n.ru/about.html

Treasury cedenti a Londra, attese vendite dettaglio e aste

Treasury cedenti a Londra, attese vendite dettaglio e aste 

LONDRA, 11 maggio (Reuters) – Rendimenti in salita ma scambi in range ristretto per i benchmark Usa sulla piazza londinese nelle battute di metà seduta, mentre l’attenzione degli investitori si concentra sulla pubblicazione dei nuovi numeri sulle vendite al dettaglio.

Dopo l’attesa stretta da un quarto di punto sui tassi da parte del Federal Open Market Committee, che ha lasciato aperta la strada a nuovi rialzi, il mercato guarda all’evoluzione dei dati macro per scommettere sulle prospettive di politica monetaria dei prossimi mesi.

“Sul comunicato Fed restano molti interrogativi: si guarda con molta attenzione ai dati e credo che i numeri di oggi sulle vendite al dettaglio possano sorprendere al rialzo” commenta un trader londinese. Il riferimento è al consensus di mercato per una crescita di 0,7% ad aprile dopo il +0,6% di marzo.

Secondo elemento che contribuisce ad appesantire il mercato l’attesa per il collocamento di questa sera sul tratto a dieci anni.

Intorno alle 13,10 il benchmark decennale cede 4/32 a 95*02 e rende 5,147%, mentre ai due estremi della curva il due anni perde 1/32 a 99*24 e rende 5,008% e il trent’anni scivola di 6/32 a 89*10 per un rendimento di 5,210%.
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Idea Internet da 1 milione di dollari

Idea Internet da 1 milione di dollari

venerdì, 30 dicembre 2005 1.04

LONDRA (Reuters) – Se siete invidiosi, non leggete quest’articolo.

Perché probabilmente Alex Tew, uno studente di 21 di una cittadina inglese, è più intelligente di voi. E lo sta dimostrando guadagnando un milione di dollari in 4 mesi su Internet.

Vendendo porno o medicinali? No. Vende solo pixel, i piccoli puntini sullo schermo che appaiono quando ci si collega al suo sito.

Gli è venuta l’idea della pagina da un milione di dollari, che si chiama, logicamente, www.milliondollarhomepage.com, mentre era a letto a pensare come avrebbe pagato l’università.

L’idea: trasformare il suo sito in un cartellone composto da milioni di quadratini e venderlo a un dollaro l’uno a chiunque voglia mettere il proprio logo. Un quadrato grande 10 per 10, all’incirca la grandezza di una lettera dattiloscritta, costa 100 dollari.

Ne ha venduti un po’ a fratelli e amici e quando ha guadagnato mille dollari ha diffuso un comunicato stampa, ripreso dalle agenzie, diffuso su Internet e in breve tempo pubblicitari di qualsiasi cosa, da siti per appuntamenti, a casinò, ad agenti immobiliari, al Times of Londra hanno pagato in contanti per avere pixel con collegamenti ai loro siti.

Finora hanno comprato 911.800 pixel. Adesso il sito di Tew sembra una Times Square online, con festoni multicolore di pubblicità.

“Tutti i soldi sono in un conto in banca”, ha detto Tew a Reuters dalla sua casa a Wiltshire, nel sud ovest dell’Inghilterra. “Mi sono concesso una macchina, Ho appena passato l’esame per la patente quindi mi sono comprato una piccola Mini”. http://credit-n.ru/offers-zaim/vivus-potrebitelskie-zaymy-online.html http://credit-n.ru/offers-zaim/fastmoney-srochnyi-zaim-na-kartu.html

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