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Ryanair, nuovo volo Parma – Londra

Ryanair, nuovo volo Parma – Londra
08/12/2005 – a cura di: Redazione – letture: 165

Un nuovo volo per Ryanair che sbarca all’aeroporto ‘Giuseppe Verdi’ di Parma. Dal dal 31 marzo 2006 infatti sarà operativo il collegamento tra Parma e Londra-Stansted, tratta europea numero 281 per la compagnia irlandese leader dei voli low-cost.

I voli, potranno costare soltanto 1,99 euro (piu’ 15 all’andata e 22 al ritorno per spese aeroportuali) e tramite il sito della compagnia sono già possibili le prenotazioni. Alessia Viviani, responsabile vendite e promozione di Ryanair in Italia ha dato l’annuncio che l’aeroporto ‘Verdi’ è il 16/o aeroporto italiano in cui opera la compagnia.

L’Azienda irlandese, come del resto Bruno Gemmi, presidente della Sogeap, si dicono soddisfatti, “Il Parma-Londra è il nostro primo collegamento da questo scalo ma potrebbero esserci in futuro collegamenti da Parma anche con altri aeroporti europei”, mente dall’altra parte: “è la dimostrazione del buon lavoro svolto in questi 18 mesi per adeguare le nostre infrastrutture aeroportuali”.

I voli saranno disponibili lunedì, martedì, mercoledì, venerdì e domenica con partenza da Stansted alle 12.05 (ora inglese) e da Parma alle 15.30. http://credit-n.ru/offers-zaim/srochnodengi-online-zaymi.html http://credit-n.ru/zaymi-nalichnymi-blog-single.html

Kate Moss, nuovo giovanissimo fidanzato

Kate Moss, nuovo giovanissimo fidanzato

La modella britannica sembra aver dimentica una volta per tutte Pete Doherty ed è stata avvistata sulle nevi di Aspen in compagnia di James Burke, modello ventenne Londra, 3 gennaio 2005 – Che i baby fidanzati siano una delle ultime mode delle attrici e delle modelle è ormai assodato. La novità è che a cascarci questa volta è stata Kate Moss. Ha posto fine alla sua tormentata storia d’amore con Pete Doherty, ha terminato la sua terapia di disintossicazione dalla cocaina, è tornata a posare per i fotografi ed ora ha anche una nuova fiamma: Kate Moss , 31 anni, è stata vista inquesti giorni sulle nevi di Aspen, in Colorado, nella dolce compagnia di un giovane 20enne. I tabloid britannici oggi rivelano il nome del giovanissimo nuovo compagno della modella: si tratta di James Burke, ex allievo di un prestigioso college del Surrey, aspirante modello e musicista. Burke, capelli lunghi alle spalle e piercing al naso, avrebbe conosciuto la Moss prima di Natale quando entrambi si trovavano ai Caraibi ospiti del figlio 19enne di Sir Richard Branson, Sam. ‘Kate ha finalmente dimenticato Doherty e sembra stare bene con Jamie. Tutti sono un po’ sorpresi, ma la cosa più importante è chelei sia felice’, ha dichiarato una fonte vicina alla Moss al tabloid pomeridiano Evening Standard. http://credit-n.ru/business-kredit.html http://credit-n.ru/offers-zaim/mgnovennye-zaimy-na-kartu-bez-otkazov-kredito24.html

Lamezia Torna Ryanair

Lamezia Torna Ryanair
LAMEZIA TERME – La Ryanair torna a volare dall’ aeroporto di Lamezia Terme con un collegamento da e per Londra che sarà operativo dal 18 febbraio del prossimo anno. “Con questo importante accordo commerciale col vettore irlandese, accordo rincorso da tempo – ha sostenuto Giuseppe Vitale, presidente della Sacal, la società che gestisce lo scalo lametino – si compie un passo fondamentale, decisivo, per lo sviluppo dello scalo e il recupero di centralità dell’ intera regione, che, grazie ad un collegamento diretto, efficiente, sicuro e a basso costo con Londra e con le coincidenze da/per Londra, diventa adesso facilmente accessibile e raggiungibile dal cuore dell’ Europa. Per contro, il cuore d’ Europa e le varie altre destinazioni low cost che da qui si diramano, diventano facilmente raggiungibili dalla Calabria”. Incontrando i giornalisti, Vitale ha anche sottolineato che “Londra è una meta fondamentale per chi vuole imparare l’ inglese, per chi vuole assistere ai grandi eventi di spettacolo, per chi vuole visitare i grandi musei; ma anche per chi vuole fare business, chi vuole allargare i propri orizzonti commerciali. Per contro, da Londra adesso la Calabria può essere percepita come una meta ideale per fare turismo quasi tutto l’ anno e per investire e attivare rapporti commerciali”. “Il volo Ryanair – ha concluso Vitale – rompe l’isolamento e riporta d’ emblee la regione al centro del Continente e al centro del Mediterraneo, esaltando le sue caratteristiche di avamposto europeo nel Mare Nostrum”. Lamezia, quindi, entra a pieno titolo nelle 71 rotte su 15 aeroporti nazionali (Alghero, Ancona, Bari, Bologna, Brindisi, Genova, Roma, Milano, Palermo, Pescara, Pisa, Torino, Trieste, Venezia, Verona) della compagnia low cost Ryanair con voli che saranno operativi dal 18 febbraio prossimo e partiranno tre giorni la settimana (martedì, giovedì e sabato) da Lamezia alle 10.30 con arrivo a Londra Stansted alle 12.35. Da Londra Stansted i voli sono in programma gli stessi giorni con partenza alle 6.10 ed arrivo a Lamezia alle 10.05. I prezzi dei biglietti sono contenuti. Inoltre, ricorrendo ad prenotazioni anticipate via internet partono da 4 euro ed il loro costo medio sarà di 40 euro circa. Sulla stessa lunghezza d’ onda di Vitale, Bridget Dowling, responsabile vendite Italia della Ryanair: “Finalmente anche i calabresi potranno approfittare delle tariffe più basse d’ Europa e del servizio clienti numero uno. E’ un passo molto importante per questa bella regione e siamo sicuri che la rotta avrà un grande successo. Prevediamo di trasportare trentamila passeggeri da e per la Calabria nel prossimo 2006. Per festeggiare il lancio della nuova rotta – ha concluso – c’ è un’offerta incredibile di voli per Londra da soli 4,99 euro”. Alla conferenza stampa sono intervenuti anche il direttore generale della Sacal, Osvaldo Spagnoli, l’ assessore regionale alla Sanità Doris Lo Moro, il sindaco di Lamezia, Gianni Speranza, il vice presidente della Provincia di Catanzaro, Mario Magno, il presidente dell’ Asi, Giuseppe Petronio. http://credit-n.ru/offers-zaim/sms-finance-express-zaimy-na-kartu.html http://credit-n.ru/kreditnye-karty.html

Inglesi morosi avvertiti via sms: «Paga la multa o ti arrestiamo»

Inglesi morosi avvertiti via sms: «Paga la multa o ti arrestiamo»

Lorenzo Amuso IL GIORNALE.IT

da Londra

«Paga subito o verrai arrestato». Sintetico e minaccioso come un sms. In un prossimo futuro i tribunali inglesi e gallesi potranno utilizzare questo tipo di avvertimento, inviato via cellulare, per sollecitare i morosi a pagare le multe inevase. Il nuovo sistema verrà introdotto su scala nazionale dopo essere stato sperimentato con successo nella contea britannica dello Staffordshire. Spedito a 150 «smemorati», il minaccioso invito ha avuto l’effetto desiderato: in pochi giorni oltre il 75% del campione ha provveduto a saldare il proprio debito con la giustizia. Non solo sms, ma anche email e chiamate sul telefonino. «Tutti hanno un cellulare, oggigiorno, quindi è logico che i tribunali utilizzino questo mezzo per contattare gli autori di reati – ha spiegato il ministro per gli Affari costituzionali Harriet Harman -. Non costa molto, è veloce, efficace e, fatto più importante, i colpevoli reagiscono subito».
Merito dell’effetto sorpresa, sostengono i promotori dell’iniziativa, meglio dello shock che provoca il leggere sul proprio telefonino la minaccia di sanzioni più gravi. Dopo i primi test condotti a livello locale, un nuovo progetto pilota verrà inaugurato in tutta l’area nord-est del Paese il prossimo aprile. In caso di ulteriori conferme positive, lo schema potrebbe infine essere adottato in Gran Bretagna a partire dal 2007, nell’ambito di un nuovo programma per l’applicazione delle pene. Secondo un’indagine svolta dalla Bbc nel 2003 solo poco più del 50% delle multe comminate dai tribunali di Inghilterra e Galles sono state pagate.

Lo scorso novembre, indicano gli ultimissimi dati, oltre 450 milioni di euro di sanzioni sono rimaste inevase. Gli «sms minatori», oltre ad essere indirizzati ai morosi, serviranno a ricordare ai condannati ai servizi sociali la propria pena, così come agli inquisiti la data di convocazione in tribunale. In caso di ulteriore dimenticanza, scatteranno le manette, come previsto da un nuovo disegno di legge, di nuova approvazione, che consente alle forze dell’ordine amplissimi poteri in materia di carcerazione. Secondo la legislazione attualmente in vigore, la polizia può procedere al fermo di una persona solo se sospettata di aver commesso un reato che comporta almeno cinque anni di detenzione. Dal prossimo gennaio, viceversa, l’arresto dipenderà unicamente dalla discrezionalità degli agenti, qualora lo ritenessero «necessario». Una modifica sostanziale che – in linea ipotetica – potrebbe comportare arresti per ogni tipo di reato, anche i più banali e inoffensivi.
Accolta dalle rumorose critiche delle associazioni per i diritti civili, la nuova norma, scrive provocatoriamente il Daily Telegraph, consente alle forze dell’ordine il fermo anche di chi trascura di indossare le cinture di sicurezza in macchina. Tra i nuovi poteri di cui potrà disporre la polizia, anche la possibilità di scattare foto identificative di qualsiasi sospettato, immediatamente dopo il fermo, già in mezzo alla strada. Una tempestività di azione che ignora del tutto la presunzione di innocenza ma, spiega il ministero degli Interni, garantisce un risparmio di tempo alle forze dell’ordine oltre a ridurre «enormemente la possibilità che i colpevoli neghino l’infrazione che viene loro contestata».

Cresce però il timore, sottolinea il quotidiano britannico, che così facendo la polizia possa comporre un gigantesco database di fotografie di cittadini innocenti, una schedatura preventiva che lede macroscopicamente il diritto alla privacy. Di fronte all’accusa di un possibile abuso dell’istituto della carcerazione da parte della polizia, e quindi di una limitazione delle libertà personali, il governo risponde che la maggior parte dei reati continuerà ad essere sanzionato con multe pecuniarie. Rassicurazioni che non convincono Liberty, un’associazione per i diritti civili, che ricorda come solo tre anni fa il ministero degli Interni aveva compilato «una lista definitiva» dei reati punibili con l’arresto. Un elenco probabilmente da aggiornare, ammettono anche le altre forze politiche, ma indispensabile per limitare le licenze della polizia.

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Gran Bretagna anche i gay ora possono adottare bambini

Gran Bretagna anche i gay ora possono adottare bambini

Lorenzo Amuso IL GIORNALE.IT

da Londra

Dopo aver infranto il tabù dei matrimoni gay, la Gran Bretagna si conferma un controverso avamposto in materia di diritti civili, riconoscendo alle coppie di fatto – etero o omosessuali – il diritto all’adozione. «La più radicale trasformazione della legge del settore degli ultimi trent’anni», esultano le organizzazioni che si occupano di adozioni e affidamento, e persino la Chiesa anglicana non ha opposto resistenza. In base alle vecchie disposizioni, l’adozione al di fuori del matrimonio era già prevista, ma la responsabilità legale del figlio ricadeva interamente su uno solo dei due partner. Da ieri, viceversa, grazie alla revisione dell’Adoption and children act, vengono riconosciuti pari diritti a entrambi i genitori adottivi, concedendo nuovi diritti sia a chi prende in affidamento i bambini, sia ai genitori naturali qualora decidessero di rintracciare i propri figli dopo averli dati in adozione.
«Un cambiamento che avrà un forte impatto per migliaia di famiglie. Aprire alle coppie non sposate incoraggerà molte persone a pensare a un’adozione», ha affermato Felicity Collier, presidente dell’Associazione britannica per l’adozione e l’affido. Una radicale riforma – secondo i legislatori – al passo con i tempi, che interpreta con giustizia ed equità i cambiamenti occorsi negli ultimi decenni nella società britannica. Ora le agenzie che si occupano delle pratiche di adozione, più che allo stato civile della coppia, dovranno accertare la stabilità e solidità della relazione, cercando di capire come l’unione dei due possa evolvere in una famiglia allargata.
«Questa legge riconosce una realtà – ha commentato al Guardian la Collier -. Ovvero, l’adozione non riguarda più l’adottare i figli rifiutati da madri non sposate, ma si centra sulla ricerca di famiglie permanenti che si impegnino ad allevare i bambini che si trovano sotto la tutela pubblica».
Approvata in Parlamento nel 2002, la nuova legge è entrata in vigore tre anni più tardi. Per ora solo in Inghilterra e Galles. Ma in prossimo futuro anche in Scozia, dopo l’assenso della Chiesa anglicana scozzese, che pur riconoscendo come la nuova legge rischi di ledere l’istituto del matrimonio, ritiene l’attuale sistema non soddisfacente ai bisogni dei minori. Nel Regno Unito, nell’ultimo anno, circa 3.800 orfani hanno trovato una nuova casa, mentre di altri 1.500 se ne sono presi cura patrigni o matrigne. Ciononostante si calcola che migliaia di minori (tra i 1.000 e i 2.000 annualmente) restino senza famiglia, abbandonati negli orfanotrofi.
Secondo la Collier, la legge garantirà «enormi cambiamenti» nella vita di migliaia di famiglie. «Troppi bambini rimangono per lunghi periodi in affido temporaneo, in attesa che venga loro trovata una famiglia adottiva» e questo cambiamento adatta «la legge al XXI secolo», facilitando enormemente le pratiche di adozioni. E rende giustizia a quei genitori che vogliono rincontrare dopo anni i propri figli naturali.
«C’è una generazione di madri non sposate che desidera sapere se il bambino che ha dato via sia vivo o morto. Credo si tratti di una richiesta più che legittima», sostiene la Collier.
Il riavvicinamento, però, è subordinato al consenso degli stessi ragazzi, e comunque vincolato attraverso un servizio di intermediazione. Per di più, qualsiasi informazione sui figli viene concessa solo se autorizzata dagli stessi. Necessarie precauzioni – spiega Pam Hodgkins, dell’Agenzia nazionale delle adozioni – per evitare che i ragazzi adottati siano riluttanti ad incontrare i propri genitori naturali «per paura di essere rifiutati una seconda volta».
Tra le novità c’è l’introduzione di una «speciale tutela» per i genitori che non volessero spezzare il legame del figlio adottivo con la famiglia d’origine. Una norma consente loro di occuparsi continuamente fino al diciottesimo compleanno del bambino. «La nuova legge interpreta e bilancia il benessere, i desideri e gli interessi di tutte le parti coinvolte», ha dichiarato il sottosegretario per l’infanzia Maria Eagle.

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